La Nuova Sardegna

i dati nell’isola

Sardegna, scompaiono i matrimoni in chiesa

di Mario Girau
Sardegna, scompaiono i matrimoni in chiesa

Nel 2013 il 46,9 per cento delle coppie ha detto sì solo in municipio

11 agosto 2015
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SASSARI. Secolarizzazione trionfante anche nella famiglia con la Chiesa che cerca di correre ai ripari. Se cade il muro di contenimento della stabilità familiare, della mission educativa esercitata dai genitori, dei valori religiosi trasmessi inizialmente dentro le mura domestiche, c'è il rischio della desertificazione delle parrocchie, oggi preannunciata dal «sacramento dell'addio», la cresima. Appena ricevuto il crisma della confermazione, i nuovi «soldati di Cristo» a soli 13-14 anni abbandonano oratori e circoli parrocchiali. Rientreranno, se rientreranno, per il matrimonio.

La celebrazione delle nozze ai piedi dell'altare non è più scontata come nel passato. In Sardegna, nel 2013, il 46,9% dei matrimoni è stato celebrato con rito civile. Praticamente la metà dei 5251 officiati. Una vera e propria escalation ininterrotta, progressiva senza soluzione di continuità, dal 1999, quando nell'isola si era già toccata quota 27,0%, a oggi. Con le unioni di fatto e le convivenze le coppie che hanno girato al largo dall'altare superano abbondantemente il 50%.

«Per la Sardegna il dato è falsato - spiega don Mauro Bucciero, parroco a Viddalba e soprattutto presidente del Tribunale eccelsiastico regionale per le cause di nullità matrimoniale - da un dato burocratico. I giovani, per poter accedere al mutuo regionale per la casa, si sposano in municipio, per poi celebrare, dopo un paio di mesi, un anno o anche due, le nozze in chiesa». L'anno nero per i matrimoni in Sardegna è stato il 2011. In tutte le otto province sarde si è sfondato il muro sotto il quale non sembrava non si potesse andare.

Quell'anno nel Sassarese le nozze crollano a quota 1176, ben 142 in meno rispetto al 2010 , - 496 rispetto all'anno di grazia del 2007 quando 1674 matrimoni avevano fatto risalire una china che cominciava a farsi preoccupante. Anche la provincia di Cagliari nel 2011 scende sotto quota 2000 matrimoni. Ma tutti gli uffici anagrafe sono in crisi: l'Oristanese per la prima volta non raggiunge 600 nozze, stesso fenomeno per Olbia-Tempio ferma a 546, in forte crisi anche il Medio Campidano precipitato in due anni da 435 matrimoni a 284. Fatto cento l'indice di nuzialità nazionale, la nostra isola nel 2013 si ferma a 98,7, corrispondente a 3,2 matrimoni per 1000 abitanti (nel 1999 pari a 5,0) in buona compagnia con Lazio, Abruzzo, trentino Alto Adige e Toscana.

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