La Nuova Sardegna

Un anno fa la tragedia a Sa oche

Un anno fa la tragedia a Sa oche

Nella valle di Lanaittu morì Luigi Mereu. A gennaio incidente fatale nel Sulcis

14 agosto 2015
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SASSARI. Un volo di 20 metri, l’impatto fatale. Era il 19 settembre dell’anno scorso. Luigi Mereu, 32 anni, imprenditore nuorese, morì all'interno della gola di Sa oche 'e su Bentu, nella Valle di Lanaittu, Dorgali. L’esperienza di 20 anni in grotta non era bastata per salvargli la vita. Speleologo esperto, era impegnato in una spedizione insieme al gruppo Grotte di Nuoro. L'incidente era avvenuto a circa 700 metri dall'ingresso. Luigi Mereu aveva perso la presa sulla roccia, precipitando nel vuoto. «Una fatalità» avevano sottolineato i compagni del gruppo, perché la vittima oltre ad essere appassionato speleologo era molto preparato tanto che, da poco, era riuscito a diventare volontario del Soccorso Alpino. All'origine dell'incidente, forse proprio l'eccessiva sicurezza, in una grotta attraversata decine di volte. Oppure anche una semplice distrazione potrebbe aver fatto sì che il giovane, nonostante fosse imbragato, non abbia fatto in tempo ad effettuare il tipico passaggio e agganciare i moschettoni (le longe) al punto di ancoraggio, evitando così la caduta. Le sue condizioni erano apparse da subito disperate. Malgrado l'intervento tempestivo, il giovane era deceduto per le gravissime lesioni riportate durante la caduta. Luigi Mereu originario di Dorgali, era molto conosciuto a Nuoro dove insieme alla famiglia gestiva un’attività di vendite auto con filiali anche a Sassari e a Oristano. Lla sua morte improvvisa aveva destato grandissima commozione.

A gennaio, era il 19, un altro incidente mortale si era verificato nel Sulcis, vicino a Gonnesa. A perdere la vita, durante una escursione speleologica, era stato Giuseppe Cuccu, speleologo di 56 anni, infermiere professionale all’ospedale Santa Barbara di Iglesias. Cuccu che faceva parte del gruppo "Meta Cave" di Gonnesa, morì all’interno della grotta di Monte Onnixeddu, tra Gonnesa e Barega, nella cavità chiamata "Su Frastimu". Durante la fase di risalita lo speleologo era stato colpito alla testa da un masso, che si era staccato dalla volta, provocandogli un grave trauma cranico facciale. Un incidente molto simile rispetto a quello accaduto mercoledì sera a Boboreddu Manca, ma che per Cuccu si era rivelato fatale. Le sue condizioni erano così gravi che i soccorritori non hanno potuto fare nulla per evitarne la morte. Giuseppe Cuccu si era infatti spento subito dopo per le gravi lesioni al volto provocate dal masso staccatosi dalla volta della grotta.

Appena due mesi fa, il 22 giugno, un altro incidente si era verificato a Urzulei. Per fortuna l’avventura era finita bene per una speleologa di 37 anni, che si era ferita a una spalla durante una escursione nella grotta di Su Palu. La donna era stata soccorsa dal Cnsas, il Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico. Per riportarla in superficie erano servite otto ore.

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