La Nuova Sardegna

Il Qatar incontra Pigliaru a Olbia

di Guido Piga
Il Qatar incontra Pigliaru a Olbia

Vertice con i sindaci del territorio per pianificare il futuro della Costa Smeralda

23 agosto 2015
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PORTO CERVO. È l’evento dell’estate, in Costa Smeralda. Non sarà annunciato con locandine, post o comunicati. Perché non è il concerto di Robbie Williams, ma, alla fine, potrebbe essere molto di più rilevante. Perché il Qatar - il paese arabo proprietario della Costa Smeralda - incontrerà la Regione e i sindaci di Arzachena e Olbia. E lo farà con il suo massimo rappresentante: Abdullah Mohammed bin Saud Al Thani, ovvero l’uomo che l’emiro di Doha ha da poco messo a capo di Qia, il potente fondo d’investimento (ha una dotazione di 250 miliardi di dollari) che controlla anche le attività di Porto Cervo. Una mossa quasi a sorpresa. Con una missione molto diplomatica: salutare, presentarsi, e capire che cosa si può fare (o non fare) in Sardegna nei prossimi anni; se si può costruire oppure no; e, se sì, che cosa e come. «Non è detto che ci interessi costruire - dice una fonte vicina al Qatar -. L’importante è avere un dialogo con le istituzioni: è doveroso».

L’incontro si terrà il 27 agosto. A Olbia, non a Porto Cervo. Sulla sede c’è stato un giallo. Il Qatar pensava che sarebbe stato ideale farlo in uno degli alberghi della Costa Smeralda, e tutto era stato preparato a dovere in questi ultimi due giorni. Ma la Regione ha fatto sapere di preferire una sede istituzionale. Anche perché a rappresentarla sarà, come nel caso del Qatar, il suo massimo rappresentante: il governatore Francesco Pigliaru. E dunque, dopo una lettera e qualche giro di telefonate, l’intesa («senza nessun giallo» ci tengono a precisare dal Qatar e da Cagliari) è stata trovata: il vertice sarà a Olbia, negli uffici dell’ex Provincia.

Il capo del fondo Qia (Qatar investment authority), Abdullah Mohammed bin Saud Al Thani, zio dell’emiro Tamim (35 anni), vedrà così per la prima volta la Costa Smeralda, un sistema economico (hotel, porto, terreni) che genera 86 milioni di ricavi all’anno, con un ebitda di ben 25 milioni.

E sarà anche un’altra prima volta: mai il capo del fondo Qia aveva visto il governatore. Con Pigliaru ci saranno anche il sindaco di Arzachena, Alberto Ragnedda, e quello di Olbia, Gianni Giovannelli. «Ritengo molto importante riprendere il dialogo, in modo così diretto, con uno dei massimi investitori del nostro territorio» dice Giovannelli.

E, il Qatar, incontro diplomatico a parte, saprà che cosa ne sarà del piano paesaggistico. Sarà modificato? E quando? E come? Non è detto che una risposta arrivi subito. Anche perché l’obbiettivo degli arabi da un anno era (e ancora è) tenere tutto fermo. Ma - con l’opzione della vendita ancora viva - servirà a capire che cosa potrà succedere nei prossimi 2-3 anni. Anche a Meridiana. Perché Pigliaru vorrà conoscere dal capo di Qia (fondo proprietario della compagnia Qatar airways) a che punto sono le trattative con l’Aga Khan per l’acquisto del 49% del gruppo aeronautico olbiese. E, magari, se nella partita può esserci anche la Costa Smeralda.

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