La Nuova Sardegna

Teatro, “Fragili fogli” Il mondo incantato e ribelle di Edina Altara

Teatro, “Fragili fogli” Il mondo incantato e ribelle di Edina Altara

BOSA. La prima sensazione che si prova è quella di essere finiti in un sogno. Si entra in una casa di fine ottocento e una donna vi accoglie facendovi attraversare stanze antiche immerse nella...

25 agosto 2015
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BOSA. La prima sensazione che si prova è quella di essere finiti in un sogno. Si entra in una casa di fine ottocento e una donna vi accoglie facendovi attraversare stanze antiche immerse nella penombra. Fino a un tavolo rotondo dove vi fa sedere, vi guarda e sorride. Apre un libro, prende forbici e colla e inizia a parlare. Voi siete l'unico spettatore di uno spettacolo fatto solo per voi. All'imbarazzo iniziale, dovuto all'essere “dentro” la scena, subentra l'emozione per una favola raccontata solo per voi. La vita di Edina Altara, celebre artista sarda del Novecento, è diventata una fiaba nel testo intitolato “Edina e il gatto” scritto dal pronipote Federico Spano, che da anni cura la valorizzazione e riscoperta di questa straordinaria figura femminile. Quello che viene fuori è un mondo a due dimensioni, dove ciò che resta di una vita, sono le opere, le illustrazioni e le emozioni che si provano nell'ammirarle.

Finita la favola, la bravissima attrice Aurora Simeone vi accompagna in una stanza più piccola, dove di fronte a una sedia c'è un geniale teatrino di carta. Marco Nateri cala i personaggi dal tetto del teatrino e racconta la vita della Altara, senza parole. Un flusso di immagini che parla di solitudine e amori, in cui Edina somiglia a una Frida Kahlo di carta e il grande amore della sua vita ha il volto di Primo Carnera. Marco Nateri muove le mani come un direttore d'orchestra e fa danzare i personaggi al suono della bellissima musica tratta dall'opera “Zin Bum Bum, Edina e i ricordi di carta” del maestro Gianluca Erriu.

Questa azione scenica per un solo spettatore, intitolata “Fragili Fogli – Un omaggio a Edina Altara”, ospitata nel bellissimo museo Casa Deriu a Bosa il 19 e 21 agosto, è una piccola ma preziosissima perla ideata dal costumista, scenografo e regista cagliaritano Marco Nateri. Dodici minuti in cui lo spettatore si perde nelle immagini e nei ricordi della vita di una donna fuori dal comune. Edina (Sassari 1898 - Lanusei 1983) lottò per tutta la sua esistenza contro i pregiudizi in un mondo, quello dell'arte, fatto dagli uomini per gli uomini, dove le donne che avevano talento, venivano definite primitive. Edina Altara visse momenti di grande felicità artistica, di grandi soddisfazioni, con collaborazioni importanti a livello italiano. Ma a questi momenti fortunati seguirono sempre anni di sofferenza. Sino all'ultimo periodo della sua vita, dove la frustrazione per essere stata dimenticata da tutti, tranne che dai suoi familiari, la portò ad ammalarsi. Edina si rifugiò in un mondo senza parole e morì senza riconoscere più nessuno. Dopo questa due giorni a Bosa, “"Fragili fogli” sarà portato in scena a Cagliari, Alghero, nelle Marche e nel Lazio.

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