La Nuova Sardegna

Sassari, addio a Tom Spanu: creò le pipe per Pertini e Bearzot

di Luigi Soriga
Sassari, addio a Tom Spanu: creò le pipe per Pertini e Bearzot

Se n’è andato a 71 anni l’artista famoso in tutto il mondo che realizzava solo pezzi unici. Nel 1979 l’apertura del laboratorio a Predda Niedda

27 agosto 2015
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SASSARI. Se anche lassù non è concesso qualche vizio, allora non può essere un vero paradiso. Il fumo meditabondo della pipa non può essere peccato, e sarebbe un aldilà troppo noioso per Tommaso Spanu, in arte Tom, un artista impareggiabile nel fabbricare le pipe. Se n’è andato ieri a 71 anni, dopo aver reso la vita molto più leggera e pigra a migliaia di lenti fumatori. Tra loro anche personaggi illustri, di quelli che nelle foto in bianco e nero facevano capolino in mezzo a una nuvoletta densa. Enzo Bearzot, per citarne uno, ma anche l’ex presidente Pertini o il sindacalista Luciano Lama. Alcune sue creazioni sono esposte al museo della pipa di Gavirate, molti giornali e riviste specializzate di vari paesi del mondo, dagli Stati Uniti al Giappone, gli hanno dedicato spazio e la sua griffe figura nei più importanti cataloghi internazionali. È stato il primo e l'unico a realizzare la pipa in radica rivestita in sughero, che in Germania è stata per tanti anni la pipa dell'anno.

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Il segreto di Tom Spanu, sta nella qualità del prodotto, ma soprattutto nell'assoluta mancanza di standardizzazione nell'atto produttivo. Le sue pipe infatti sono veri e propri pezzi unici, lavorate interamente a mano con un grande rispetto per la tradizione: pipe d'autore. Diceva: «Solo alcune delle mie creazioni vengono concepite prima sulla carta, facendone un progetto e ascoltando le richieste dei clienti, di solito seguo i disegni del legno che è mio maestro. È la natura a decidere, io collaboro pazientemente con lei al momento».

Il prezzo medio di una pipa è di 150 euro, ma alcuni esemplari hanno raggiunto quotazioni da 5000 euro, e altri pezzi non hanno prezzo. Sono realizzate quasi sempre in radica di erica, seguendo in procedimento ben definito: una volta raccolta la radice della pianta, si taglia, si fa bollire e stagionare per due o tre anni. Al termine è pronta per essere trasformata in pipa o per essere intagliata o scolpita. Si tratta di veri e propri oggetti da collezione. Ma si è cimentato anche con ulivo, limone e ciliegio. Tutto iniziò nel 1962 quando Tommaso Spanu partì da Chiaramonti, destinazione Varese per lavorare in un'industria di elettrodomestici. Frequentò la bottega di un artigiano di pipe. Si appassionò e ci dedicò tempo ed energie. Un giorno scoprì che una delle migliori radiche del mondo, quella utilizzata per fabbricare le pipe più pregiate, proveniva proprio dai boschi della Sardegna. Dopo 15 anni di fabbrica potè realizzare il sogno. Nel 1979 tornò a Sassari, si mise in proprio e aprì un laboratorio a Predda Niedda con i suoi figli. Diventò Tom Spanu, uno dei più apprezzati artigiani al mondo.

L’ultimo saluto oggi, alle 16, nella chiesa di San Giuseppe.

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