La Nuova Sardegna

L’incidente mortale a simaxis

Il parroco: «Ora devi costituirti»

di Elia Sanna
Il parroco: «Ora devi costituirti»

Ai funerali l’appello di don Cossu all’investitore di Efisio Urru

31 agosto 2015
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VILLAURBANA. «Perdoniamo il pirata della strada ma chiediamo che si costituisca». Sono le parole dell’omelia di don Gabriele Cossu, parroco di Meana Sardo e cugino di Efisio Urru, l’uomo travolto e ucciso da un’auto pirata. C’era l’intero paese ieri mattina ad accompagnare nell'ultimo viaggio il muratore di Villaurbana, ucciso tre giorni fa da un pirata della strada, nella periferia di Simaxis. Nel terribile incidente è rimasta gravemente ferita la moglie della vittima, Costanza Meloni. Lei non ha potuto essere presente alle esequie perché è ricoverata nell'ospedale di Oristano. Insieme a lei è rimasta la figlia più piccola a farle compagnia mentre gli altri due figli hanno voluto essere vicini al feretro del loro genitore. La chiesa di Santa Margherita non ha potuto contenere l'immensa folla che ha gremito anche il piazzale antistante. La cerimonia funebre è stata concelebrata da don Gianfranco insieme al parroco di Villaurbana Pierpaolo Murgia. Nell’omelia il sacerdote ha ricordato la figura dello scomparso: «Un bravo padre di famiglia, un grande lavoratore, scomparso in pochi giorni fa in un tragico incidente stradale».

Sono in tanti oggi a chiedere che il pirata della strada ci ripensi e si costituisca alle autorità. Non si è trovata alcuna traccia dell'auto investitrice. Una Fiat Panda gialla. L'incidente era accaduto giovedì notte lungo la statale 388, all’altezza dell'incrocio della zona artigianale di Simaxis. Urru e la moglie Costanza Meloni, rientravano a Villaurbana in sella alla loro Yamaha 600. La Fiat Panda dopo aver bruciato la precedenza ha centrato in pieno la motocicletta. L'automobilista però è scappato senza prestare i soccorsi.

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