La Nuova Sardegna

Le bottiglie migliori le apriremo nel 2020

Le bottiglie migliori le apriremo nel 2020

Dovremo aspettare il 2020 per apprezzare l’ottimo lavoro fatto dal clima favorevole di quest’anno sui vigneti dell’isola. Secondo gli esperti varrà assolutamente la pena pazientare cinque anni: la...

31 agosto 2015
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Dovremo aspettare il 2020 per apprezzare l’ottimo lavoro fatto dal clima favorevole di quest’anno sui vigneti dell’isola. Secondo gli esperti varrà assolutamente la pena pazientare cinque anni: la lunga attesa verrà premiata con vini eccezionali. «Il caldo di quest’anno - spiega Elia Fois (nella foto) dell’enoteca Paoli di Sassari - ci regalerà un’annata da ricordare, come quella del 2003». I migliori rossi dell’isola, tra i quali spiccano il Turriga e il Terre Brune, prima di arrivare nelle enoteche devono infatti trascorrere 4 anni nelle botti di rovere e altri 12 mesi in bottiglia. E aspettando il 2020 cosa berremo? «C’è l’imbarazzo della scelta - conclude Elias Fois - i produttori sardi stanno diventando sempre più bravi e i prodotti di qualità in Sardegna non mancano». (l.f.)

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