La Nuova Sardegna

Funtanazza, ok alla riqualificazione dell’hotel di Soru: si scatena la polemica politica

Funtanazza, ok alla riqualificazione dell’hotel di Soru: si scatena la polemica politica

Cappellacci e Pili si scagliano contro l’ex governatore della Sardegna. Che risponde: tutto secondo legge, avrei potuto lucrare e non l’ho fatto

01 settembre 2015
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CAGLIARI. Da tempo la battaglia per il recupero dell’ex colonia di Funtanazza, sul litorale di Arbus, è tutta politica. Il mega palazzone che incombe sulla spiaggia è di proprietà della famiglia Soru. La società Riva di Scivu è amministrata da Emanuele Soru, fratello dell'ex governatore della Regione e a segretario regionale del Pd Renato.

Il progetto, che prevede l’abbattimento di una parte della struttura e la costruzione di alcuni bungalow all’interno del terreno, è stato approvato dalla Regione. Il via libera è bastato per scatenare la battaglia politica.

Il primo ad attaccare il padre del Ppr è stato il leader del centrodestra Ugo Cappellacci che su Facebook attacca: «Torna la sinistra degli ambientalisti mannari. Torna la sinistra e insieme a lei il cemento, come da copione. Se lo fanno loro, è un'azione meritoria per scongiurare il degrado, ma se lo fanno altri è solo speculazione. Accusano gli altri di essere cementificatori, ma lo fanno dalle loro ville in riva al mare. Urlano facendo i puri e poi sono solo degli ipocriti, tutt'altro che puri».

Ma anche il deputato di Unidos Mauro Pili attacca. E sempre su Facebook scrive: «Se qualsiasi imprenditore o cittadino avesse chiesto di buttar giù un piano del proprio albergo o della propria casa per fare delle villette sulla costa lo avrebbero arrestato solo per averlo pensato. Invece il segretario del Pd butta giù un piano della vecchia colonia di Funtanazza e di villette ne costruirà cento. Con la complicità di Pigliaru e compagni. Ex finti ambientalisti da quattro soldi e profittatori milionari».

Immediata arriva la risposta di Soru. «È stata prevista la diminuzione dei volumi dello stabile, con la demolizione di due piani dell’edificio e di alcune pertinenze che insistono sulla spiaggia. Secondo quanto consentito dalle norme è previsto che quei volumi vengano recuperati all’utilizzo alberghiero sotto forma di bungalow, dietro la fascia dei 300 metri dal mare».

I bungalow saranno 50 «in tutto e per tutto ascrivibili alla pertinenza alberghiera» e «non seconde case in vendita a privati. Chi parla di speculazione o di villette sul mare mente nel disperato tentativo di far dimenticare una gestione politica opaca che il Ppr ha cancellato, stabilendo regole certe per tutti. Quando divenni presidente della Regione, nel 2004, ero già proprietario da qualche anno di Funtanazza. Avrei potuto lucrare. Ma in modo del tutto coerente ho varato la legge salvacoste e il Ppr che rivendico con orgoglio».

«Entrando in vigore, nel 2006 il Ppr cancellava una pianificazione già approvata di 60mila metri cubi a Scivu, nei terreni della mia famiglia. A Funtanazza da 80mila metri quadri la possibilità edificatorie si è dimezzata, passando da 70mila metri cubi a 40mila»

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