La Nuova Sardegna

È una stagione boom dati ancora in crescita

di Luca Rojch
È una stagione boom dati ancora in crescita

Ottimo agosto a un passo dal tutto esaurito nelle strutture ricettive A settembre e ottobre c’è il last minute, ma l’aumento è intorno all’8%

07 settembre 2015
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SASSARI. Sembrava un alieno. Uno strano ottimista visionario in un’isola travolta dall’onda nera della crisi. Ma l’assessore regionale al Turismo Francesco Morandi ha vinto la sua scommessa.

Era certo che l’estate 2015 avrebbe segnato un cambio di passo nell’industria dell’accoglienza. E dopo anni passati a salvare gli ultimi esemplari di turista, neanche fossero panda, c’è stato l’anno del boom. Stranieri, ma anche italiani, hanno riscoperto la Sardegna. I numeri. Le cifre ufficiali parlano di un più 7 per cento di arrivi e presenze fino a ora. Ma il momento d’oro non è finito. Anche per settembre e ottobre l’incremento delle presenze si attesterà intorno all’8 per cento. Morandi resta ancora prudente, ma si lascia scappare un’ottimista: «In Sardegna l’estate dura fino a ottobre». L’idea è proprio incrementare le presenze nei mesi di spalla e la Regione in questi mesi ha lavorato molto su questo aspetto. «Attraverso campagne pubblicitarie mirate in Paesi che hanno una certa predilezione per l’isola». Ma è difficile fare in questo momento la proiezione dell’incremento sugli arrivi proprio per il tipo e il modo in cui vengono scelte le vacanze.

L’identikit. Messo già da parte l’agosto record, «a un pelo dal tutto esaurito – dice Morandi –. Era difficile trovare una stanza un po’ ovunque», la Regione passa già a pesare gli arrivi nel periodo di spalla. Cambia l’identikit del turista di settembre e ottobre. La maggior parte sono stranieri, con un incremento ulteriore in questo 2015. La vacanza diventa sempre più last minute. Si prenota pochi giorni prima della partenza. Il periodo di permanenza dura dai tre ai cinque giorni. Fenomeni che in Regione vengono studiati con attenzione per creare offerte sempre più vicine alle esigenze del mercato. «Anche se è chiaro che noi abbiamo come obiettivo portare i turisti da aprile fino a novembre».

Le strategie. Morandi è già al lavoro per il 2016. «Le strategie che seguiamo sono proiettate al prossimo anno. È chiaro che puntiamo a incrementare il numero dei turisti nei mesi di spalla in cui la loro presenza è più fragile – continua l’assessore –. E per questo lavoriamo su campagne mirate, ma anche sulla possibilità di rendere più facili i collegamenti da e per l’isola».

In questo quadro rientra anche la scelta di puntare su una Continuità territoriale 2 che consenta di mantenere attive le rotte tra la Sardegna e le grandi capitali europee per tutto l’inverno. «Ritengo possa essere uno strumento efficace per incentivare proprio l’incremento del turismo di bassa stagione – continua – quello su cui dobbiamo lavorare con più energia. Ma resto positivo. I numeri mi dicono che devo esserlo».

Il mondo sommerso. La Regione non si occupa solo di strategie di mercato, di rendere la Sardegna più appetibile sul mercato, ma anche del mondo parallelo del web. «Come sempre più pragmatico di tutte le teorie che si mettono sul campo – dice Morandi –. Analizziamo il fenomeno di Airbnb. Ha progressivamente aumentato il numero degli inserzionisti. La maggior parte sono proprietari di seconde case. Un modo per far emergere il sommerso e dare maggiore possibilità di misurare quale sia il reale potenziale dei posti letto nell’isola e quale sia l’indotto. Credo debba essere sfruttato e messo a sistema. Ma non mi limiterei solo ad Airbnb. In poco tempo aumenteranno i concorrenti. Anche Google e Amazon lavorano per entrare in questo mercato. Il motivo? È semplicissimo. Booking.com, leader nel settore del turismo on line, è il primo cliente di Google». È chiaro che il gigante trovatutto ha intuito che l’affare è sulle vacanze on line.

Il web. E che la reputazione dell’isola sia in forte ascesa sul web lo dimostrano i dati che arrivano da Internet. Secondo un'indagine dell'Osservatorio nazionale di Federalberghi, la Sardegna è al secondo posto tra le regioni più gettonate dagli italiani per le vacanze con il 10,4%. Le ricerche on-line sugli aeroporti dell’isola sono aumentate del 57% nei primi sei mesi di quest'anno rispetto allo stesso del 2015. Almeno secondo Expedia. A cercare la Sardegna sul web sono: i tedeschi, più 176%, gli inglesi più 152% e gli svedesi più 108%. Crescono anche gli americani, più 77%.

Il boom di agosto. Si guarda all’altra stagione, ma è inevitabile che la Regione metta in evidenza come agosto abbia fatto capire il cambio di passo in atto. In questo mese gli arrivi hanno superato il milione. I numeri non sono definitivi, ma segnano in modo chiaro che dopo anni di segni meno e un timido segnale di ripresa lo scorso anno, il 2015 è l’anno della svolta. Merito anche del lavoro fatto in questi anni, che ha aperto l’isola sempre più ai mercati esteri.

Gli stranieri in Sardegna sono sempre di più e nel 2017 le loro presenze saranno superiori a quelle degli italiani. Un altro segnale che indica come cambia il mercato del turismo nell’isola. E come le strutture ricettive hanno affrontato la crisi economica che in questi anni ha ridotto in modo pesantissimo il mercato nazionale. Il resto lo ha fatto un mix di Internet e voli low cost. Ora la nuova sfida sarà confermare la crescita.

@LucaRojch

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