La Nuova Sardegna

New York, all’asta per 900 euro l’impero dei matrimoni creato da un emigrato sardo

di Alberto Mario De Logu
New York, all’asta per 900 euro l’impero dei matrimoni creato da un emigrato sardo

Tonino Mavuli è partito 40 anni fa da Anela:  «Una parte del ricavato andrà in beneficenza, ma non investirò in Sardegna». Vincerà il progetto di gestione più convincente scelto tra 12mila

11 settembre 2015
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«Perché non avevo niente, e mi hanno dato una chance. Ora quella chance la voglio restituire». Così risponde Tonino Mavuli, sardo di Anela, sbarcato in America quarant'anni fa, a chi gli chiede perché abbia deciso di mettere in palio il frutto di una vita di lavoro. Il suo Villa Bianca Inn, un complesso di tre sale ricevimenti, hotel e padiglioni, cappella per matrimoni, ristorante “guanti bianchi” e sontuosa villa da 400 metri quadri, incastonati in un parco di 4 ettari lungo il fiume Housatonic ad un'ora di macchina da Manhattan, il tutto per un valore stimato di circa 10 milioni di dollari, è in palio dal primo di settembre al prezzo di soli mille dollari.

L’industria delle nozze. E non si tratta di una svendita: il Villa Bianca Inn è uno dei templi dell'industria newyorkese dei matrimoni: uno staff di tre “wedding planners” vi lavora a tempo pieno ricevendo coppie e organizzando oltre trecento matrimoni l'anno. Il vincitore degli “sweepstakes” avrà così in dote anche un'agenda di centoquaranta matrimoni già prenotati, due limousine con licenza per sei, e centomila dollari di “argent de poche” in un conto bancario.

Per partecipare al concorso “Win Your Dream Life”, ovvero “vinci la tua vita di sogno” basterà un assegno o un vaglia da mille dollari (circa 900 euro) accompagnato da una lettera di trecento parole nella quale il candidato dovrà spiegare perché merita di vincere la sua “Dream Life”, racconterà brevemente il suo passato e delineerà il futuro che immagina per sé e per l'intera azienda Villa Bianca.

A scegliere il fortunato o la fortunata, in puro stile americano, sarà una giuria scelta dai legali affidatari del concorso, i cui membri saranno totalmente ignoti al proprietario e a tutto il personale del Villa Bianca. Tutto ciò è spiegato a dovere e con gran copia di suggestive immagini nel sito internet www.WinYourDreamLife.com, oltre che sulle pagine omonime su Facebook, Twitter, Pinterest, Google Plus, YouTube e Instagram. Il concorso prevede un numero minimo di settemilacinquecento partecipanti e un numero massimo di dodicimila.

Ecologia e beneficenza. Per i primi due milioni di dollari di ricavato, Tonino Mavuli ha già scelto la destinazione: un milione andrà allo Wounded Warriors Project, un'associazione di assistenza ai veterani feriti in guerra («Per restituire a questo paese che mi ha dato tanto e per il quale non ho potuto neanche fare il servizio militare») e un altro milione ad un Land Acquisition Grant, un fondo locale per l'acquisto di terreni privati da convertire in parchi e oasi di biodiversità.

Il concorso si chiuderà a Natale e all'inizio del 2016 il vincitore (o la vincitrice) verrà proclamato nel corso di una serata teletrasmessa da uno dei più grossi network americani e presentata da un “celebrity chef” il cui nome è ancora ignoto. E con il resto dei soldi? «Non ho ancora deciso, mi guarderò attorno e deciderò. Certo ancora non ho nessuna voglia di andare in pensione».

Investire in Sardegna? Tonino ci pensa un po' e poi dice: «Non credo. E non tanto per paura dell'invidia o delle maldicenze, ma per paura della burocrazia e dei cento controllori che mi verranno a bussare alla porta».

Il re Mida dell’ospitalità. Resta ancora un'ultima domanda per questo sardo di poche parole e di pochi misurati sorrisi, che a casa sua conversa sempre e solo in limba con Paolo, suo braccio destro di Pozzomaggiore, e con tutti gli ospiti isolani. La domanda, di poco momento qui in America, sarebbe di rigore in Italia: perché l'azienda non è passata ai figli? «Perché a loro piace fare altro, – fa spallucce Tonino – mia figlia fa la nutrizionista a Washington e mio figlio fa l'immobiliarista in Connecticut. In fondo li capisco: questo è un mestiere che ti prende l'esistenza».

Detto da questo sobrio re Mida dell'ospitalità, che non ha un ufficio e che passa ancora i sabati e le domeniche giù in cucina a lavare fagioli, saltare scaloppine e impiattare insalate insieme ai suoi dipendenti, non suona come un lamento ma come un riconoscente tributo alla dignità del lavoro.

Il saggio motivazionale. Per partecipare al concorso “Win Your Dream Life” è sufficiente inviare un assegno (dall'Italia un vaglia internazionale) del valore di 1000 dollari USA, insieme ad un breve “saggio motivazionale” di non più di 300 parole. Il concorso è aperto ad individui, coppie, famiglie o gruppi di amici di qualunque nazionalità, di età minima 21 anni. Una quota di partecipazione dà diritto ad una sola candidatura. Il concorso è aperto fino al 15 di dicembre, o fino al raggiungimento del numero massimo di 12 mila candidature. Nel caso in cui non si raggiunga il numero minimo di 7500 il concorso sarà annullato e le quote di partecipazione saranno restituite. Il vincitore o la vincitrice, qualora non residente negli Stati Uniti, otterrà anche un visto di residenza permanente per sé e la sua famiglia. Tutti i dettagli si possono trovare sul sito winyourdreamlife.com al menù “Enter to win”.

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