La Nuova Sardegna

Gli agricoltori: «Aiutarsi è una tradizione»

di Gianni Olandi
Gli agricoltori: «Aiutarsi è una tradizione»

I viticoltori della Nurra chiedono comprensione: «La collaborazione fa parte della vita nei campi»

11 settembre 2015
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ALGHERO. La piana della Nurra, ma anche nei vigneti delle colline a sud della città, è interessata in queste ultime giornate dall'appuntamento più importante per quegli agricoltori che hanno scelto la viticoltura come attività prevalente nei propri terreni.

A parte il taglio delle uve che viene svolto nelle aziende industriali, nel caso specifico la Sella & Mosca de I Piani, nella maggior parte dei vigneti a conduzione familiare la vendemmia rappresenta un momento di fatica, di raccolta dopo un anno di lavoro, ma anche di festa che solitamente si conclude attorno a una tavola imbandita.

Una tradizione antichissima che fonda questo momento di vita sui campi per il taglio delle uve sulla solidarietà tra vicini, famiglie di agricoltori, amici e conoscenti. In qualche caso il vino prodotto non è avviato alla commercializzazione, o al conferimento in Cantina, ma viene consumato nello stesso ambito familiare.

Ma quest'anno c'è una novità di tipo tecnico burocratico: per fronteggiare il fenomeno del caporalato sono in azione gli ispettori dell'Inps e degli enti di controllo, impegnati nella verifica sui campi delle posizioni contributive e previdenziali di ciascun lavoratore. Iniziativa encomiabile per i fini che si propone ma che quest’anno sta creando qualche preoccupazione tra i piccoli proprietari dei vigneti della Nurra dove, per antica abitudine, vige lo scambio tra famiglie contadine e amici di dare vicendevolmente una mano per la raccolta delle uve.

Prestazioni praticamente in regime di volontariato fatta esclusione per il pranzo di fine vendemmia e qualche boccione di “quello buono”, in segno di gratitudine.

«Siamo assolutamente d'accordo con l'attività dell'Inps e degli enti di controllo – evidenzia Vittorio Cadau, presidente della locale Coldiretti – nessuno vuole il lavoro nero e tantomeno noi. Ma in questi casi siamo di fronte a una tradizione che si perde nel tempo, quello dell'interscambio di aiuti tra le famiglie di agricoltori, succede anche tra i pastori per la tosatura, un momento di solidarietà tipico della gente che vive e lavora in campagna, privo di qualsiasi attività di lucro. Un particolare legato proprio alla storia delle attività rurali sul quale è ragionevole tenere conto».

Tesi che è condivisa anche dal capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale, Mimmo Pirisi, proveniente da una famiglia di agricoltori da qualche generazione nella zona della riforma agraria a Nord di Alghero. «Gli ispettori dell'Inps e degli altri organismi di controllo – sostiene - bene fanno ad accertare la presenza di eventuali violazioni delle norme o di sfruttamento delle persone sui campi. Nel caso delle piccole vigne della Nurra algherese va però ricordata questa antichissima tradizione di amicizia e solidarietà tra le famiglie di agricoltori che prevede un momento di collaborazione, spesso anche con il vicendevole utilizzo dei mezzi meccanici e attrezzature di una o dell'altra azienda».

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