La Nuova Sardegna

comparto lattiero caseario

Formaggi, si punta all’export

Formaggi, si punta all’export

Pronti sedici milioni per la promozione oltre confine

12 settembre 2015
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MILANO. Sedici milioni di euro spendibili subito per promuovere il settore lattiero caseario isolano. Lo ha detto l'assessore regionale all'industria, Maria Grazia Piras, ieri pomeriggio alla tavola rotonda dal titolo «La Sardegna si confronta: strategie di mercato delle eccellenze del comparto lattiero caseario» nel Padiglione Società Civile a Cascina Triulza all'Expo. E lo ha ribadito il governatore Francesco Pigliaru nelle conclusioni del dibattito. Presenti all'incontro una ventina di persone, in gran parte addetti ai lavori dei consorzi di tutela del formaggio Pecorino sardo, Pecorino Romano, del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano. Tutti formaggi che godono del marchio di tutela europeo Dop, accomunati da un problema, quello delle contraffazioni. Del problema ha parlato Gianluigi Borghero dello studio Jacobacci e partner.

Troppe le imitazioni dei prodotti italiani, soprattutto in campo agroalimentare. Ma data la complessità del problema la tutela legale non basta a difendere un prodotto. Occorre, è stato detto, un’importante opera di promozione. Ed ecco l'intervento della Regione. L'alta volatilità dei mercati, ha ricordato l'assessore Piras, e i dati che riguardano il comparto (il 14 per cento dell'export della Sardegna è rappresentato dal settore lattiero caseario) suggeriscono delle soluzioni da adottare con urgenza: favorire le reti di impresa, la formazione di consorzi, la aggregazione tra aziende.

E aumentare la formazione degli operatori grazie a processi di alta formazione. In una parola: fare fronte comune per accrescere le possibilità con cui aggredire i mercati. Le previsioni dei consumi nei prossimi anni indicano che le preferenze alimentari a livello mondiale favoriranno una crescita della carne e dei latticini. Anche se, come tendenza, i prodotti light saranno progressivamente quelli più preferiti.

Buone notizie sono venute da Guido Magno dell'Ice (istituto commercio estero). «Le potenzialità di crescita del lattiero caseario Made in Italy- ha detto- sono buoni, soprattutto negli Stati Uniti e in Canada.

Dei settanta milioni di euro previsti per la promozione all’estero dell'agroalimentare italiano, 20 milioni sono destinati ad aumentare l'export negli Stati Uniti. Nelle prossime settimane partirà la prima promozione in 300 supermercati del Texas. Seguiranno altre iniziative in altri stati americani.

«Salvatore Palitta, neo presidente del Consorzio Pecorino Romano, valuta positive le iniziative che consentono al Romano di entrare nei circuiti della grande distribuzione, forti del fatto che il prodotto, è migliorato ed è più facilmente riconoscibile da parte dei consumatori.

C'è un operatore negli Stati Uniti che, nelle sue cucine, ritiene indispensabile la presenza del Pecorino Romano dal momento che lo considera l'ingrediente più caratterizzante della sua proposta gastronomica.

«E alla prossima fiera - ha detto Palitta- presenteremo uno snack a base di Pecorino Romano». (p.p.)

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