La Nuova Sardegna

Scuola, primo giorno tra le polemiche

di Silvia Sanna
Scuola, primo giorno tra le polemiche

Pigliaru elenca gli investimenti e gli studenti si preparano a scendere in piazza. A Fonni protesta per le classi “pollaio”

15 settembre 2015
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SASSARI. Primo giorno di scuola e prime manifestazioni di protesta già fissate. Il 22 i docenti precari con la valigia saranno sotto il consiglio regionale, nel giorno dedicato alla discussione sul futuro della scuola sarda. E il 9 ottobre studenti in piazza, uniti in una grande mobilitazione, contro gli effetti della riforma Renzi. Si parte così, tra le polemiche per le scelte del governo nazionale e quelle per il cattivo stato degli edifici, molti fatiscenti, inadeguati, insicuri perché privi di impianti a norma, spesso troppo piccoli per accogliere tanti studenti.

Niente lezione. La scuola è iniziata ieri nell’isola per 209mila studenti, ma una parte di loro ha rimandato il ritorno tra i banchi. In alcuni centri l’avvio delle lezioni è stato posticipato: a Ploaghe, nel Sassarese, l’istituto non sarà agibile prima di giovedì. Mentre a Fonni, in Barbagia, è esplosa la protesta alle Medie: no alle classi pollaio, ha detto un gruppo di genitori riportando i propri figli a casa. Il motivo: 28 ragazzi sono troppi in un’aula collaudata per ospitarne al massimo 25 più un insegnante. Lo stesso sovraffollamento che preoccupa anche a Olbia, dove gli edifici restano pochi mentre il numero di studenti continua a crescere. E non è certamente un caso se il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha scelto proprio il primo giorno di scuola per fare il punto sugli interventi in materia di edilizia scolastica. “Inizia l'anno scolastico e noi anche oggi al lavoro con centinaia di tecnici e amministratori per una scuola migliore in Sardegna #Iscol@”, cinguetta su Twitter.

Gli interventi. Il governatore ha parlato del progetto Iscol@ nell’aula magna della Facoltà di Ingegneria a Cagliari. «Sono già stati eseguiti 150 interventi di manutenzione straordinaria e altri 500 seguiranno a breve – ha detto – . E 44 milioni di euro sono pronti per finanziare 14 scuole nuove o profondamente rinnovate e 9 milioni sosterranno la progettazione di scuole migliori in tutta la Sardegna». Siamo ben consapevoli dei problemi, ma sappiamo anche che stiamo lavorando tutti insieme per combattere la dispersione e migliorare l'apprendimento. Serve una nuova didattica, che a sua volta ha bisogno di edifici adeguati», ha aggiunto Pigliaru. «Solo retorica», il commento di Ugo Cappellacci (Fi), ex governatore, che ha criticato la decisione della giunta di non presentare ricorso contro la “Buona scuola” di Renzi. A proposito del governo nazionale, a Elmas è stata inaugurata una primaria rimessa a nuovo con 400mila euro del piano #scuolesicure. La coordinatrice della struttura di missione per l’edilizia scolastica della presidenza del Consiglio dei Ministri, Laura Galimberti ha detto che negli ultimi anni per la scuola «la Regione Sardegna ha ottenuto finanziamenti per oltre 47 milioni». Tanti soldi, molti altri quelli che serviranno ancora.

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