Sessanta specie vegetali sarde rischiano l'estinzione, l'allarme degli studiosi
L'appello dei docenti dell'ateneo di Cagliari: «Dobbiamo agire in fretta»
CAGLIARI. Dal cardo del Gennargentu al ribes sardo: almeno 60 specie vegetali della flora dell'isola sono a rischio estinzione. L'allarme parte dall'università di Cagliari: a lanciarlo è stato Gianluigi Bacchetta, docente di Botanica applicata dell'ateneo, intervenendo al workshop organizzato dal Centro di Conservazione Biodiversità al Parco tecnologico di Sardegna Ricerche, a Pula. «Bisogna agire in fretta per conservarle - ha spiegato - e questo è il compito che gli studiosi dell'Università di Cagliari portano avanti da anni».
Operazione salvaguardia. «Sono passati 10 anni da un disegno di legge che prevedeva la conservazione di queste specie - ha ricordato il docente - ma non è stato approvato. Da allora la costituzione della Banca del germoplasma, creata dalla Provincia di Cagliari, ha consentito di conservare i semi di moltissime specie vegetali, ma molto resta da fare».
I monitoraggi e gli studi genetici compiuti dai team di ricercatori dell'ateneo cagliaritano, in collaborazione con l'assessorato regionale all'Ambiente e l'Ente Foreste, proseguono da anni e affrontano complessità sempre crescenti. Maria Laura Manca, tecnico del dipartimento di Scienze della Vita e dell'Ambiente diretto da Anna Maria Fadda, ha spiegato che «gli estratti ottenuti da piante endemiche sarde si sono dimostrati candidati ideali per la produzione di cosmeceutici e altri dispositivi medicali per curare gli eventi derivanti da stress ossidativo, come le neoplasie».