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Stagione record, più 10% in Sardegna nei primi otto mesi del 2015

Stagione record, più 10% in Sardegna nei primi otto mesi del 2015

Boom di stranieri con 1,7 milioni: tedeschi in testa. Tengono bene gli arrivi italiani e i movimenti interni

19 settembre 2015
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CAGLIARI. È già superiore al 10 per cento la percentuale di aumento del turismo in Sardegna nei primi otto mesi del 2015, e nell'ultimo quadrimestre i dati saranno destinati a crescere sino ad arrivare a una quota tra il 12 e il 15 per cento.

Lo dicono i numeri di arrivi e presenze, consolidati sino a giugno, rilevati dal Sistema di raccolta regionale (Sired) su un consistente campione di strutture ricettive isolane, alberghiere ed extra-alberghiere. Da gennaio ad agosto la crescita è dunque a doppia cifra rispetto allo stesso periodo del 2014, quando già il turismo nell'isola aveva fatto registrare un più 8,5 per cento rispetto al 2013. Sulle strutture campione - a maggio (complessivamente 1.042 tra alberghi ed extra alberghiero), giugno (1.214) e luglio (1.290) - gli aumenti del 2015 rispetto all'anno prima sono eclatanti: rispettivamente, più 9 per cento di arrivi e più 11 per cento di presenze; a giugno più 6 e più 8; a luglio, dato non ancora consolidato ma tendente al rialzo, più 8 e più 10,5; ad agosto, con un calcolo ancora parziale riferito a 1.076 strutture, più 8 per cento di presenze rispetto al medesimo periodo del 2014, che comunque era stato da record.

Il dato fornito dal Sired rileva che le presenze degli stranieri, pari a un milione e 700mila, superano quelle degli italiani (1,440 mln), i quali sono soliti sbarcare in Sardegna nei mesi più caldi e in coincidenza con le ferie. A farla da padrone assoluto, da gennaio a giugno, i tedeschi, con ben 565mila presenze, un terzo del totale di quelle dall'estero. Seguono i francesi con 252mila, poi svizzeri (162mila) e britannici (143mila). In fortissima crescita nel 2015, olandesi e austriaci (appaiati a 71mila) e svedesi (66mila). Da rilevare, tra i Paesi extraeuropei, il dato degli Stati Uniti, passati da 17mila a 27mila presenze (+38 per cento). Tra gli italiani in testa il mercato interno: i sardi stessi con 360mila presenze e i lombardi con 325mila. Seguono laziali (118mila presenze), veneti (106mila) ed emiliani (104mila).

Altro rilevamento molto indicativo del Sired è quello relativo alla copertura dei posti-letto delle strutture, totale nell'isola e divisa per provincia: il riempimento medio è del 66 per cento, con punte a maggio e a giugno (80 per cento). Per quanto riguarda i singoli territori, in testa il Sulcis con un riempimento medio del 94 per cento, seguono la provincia di Cagliari col 78 per cento, la Gallura col 69 per cento, l' Ogliastra col 68 per cento e la provincia di Sassari col 67 per cento. «Se il 2014 aveva già segnato un'inversione di tendenza grazie a volontà e capacità di operatori e intero sistema turistico sardo di resistere a una delle crisi più dure e lunghe che si ricordino, nel 2015 il trend si è decisamente consolidato - commenta l'assessore al Turismo Francesco Morandi - I numeri restituiscono gli ottimi risultati di un percorso virtuoso e condiviso avviato da un anno e mezzo e certificano l'efficacia delle scelte strategiche della Giunta Pigliaru. Ulteriori riscontri molto positivi saranno confermati dal dato consolidato di agosto, da settembre e da ottobre: puntiamo dunque a ben oltre il 10 per cento di presenze in più».

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