La Nuova Sardegna

Nuove strategie della Regione contro i tumori causati da veleni

Caso bonifiche: corsa contro il tempo nella lotta alle malattie provocate dall’inquinamento industriale

23 settembre 2015
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Corsa contro il tempo anche nella lotta ai tumori causati da veleni industriali. Dopo gli ultimi dati allarmanti sulla diffusione di gravissime malattie derivate da veleni nell'area di Porto Torres, la Regione ha disposto nuovi interventi. Prima di tutto, un piano di prevenzione e monitoraggi: 48 milioni già stanziati per il 2015-2018.

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Tra le azioni di controllo predisposte dall'assessore alla Sanità, Luigi Arru, ci sono le azioni per accelerare l'adozione del Registro sardo dei tumori, uno strumento ancora non attivo nella sua interezza, dato che fino a oggi si è potuto contare soltanto su numeri, cifre e cartelle cliniche raccolti in porzioni dell'isola e non in tutto il territorio. «Abbiamo la consapevolezza che dobbiamo accelerare e stiamo per varare la bozza d'accordo col Garante della privacy per superare le questioni di riservatezza sui dati personali che sin qui hanno impedito la predisposizione finale di quel Registro», ha puntualizzato di recente Arru.

Anche da qui, assicurano alla Regione, la maggiore attenzione nei confronti di tutti gli indicatori indiretti sulla salute, comprese le analisi di campioni sulla catena alimentare e sulla presenza di sostanze pericolose come la diossina nel latte animale. Va comunque ricordato che l’inerzia di troppi anni in questo settore d’interventi è stata più volte fatta rilevare da Isde - Medici per l’ambiente. L’organizzazione, attraverso il suo presidente regionale, Vincenzo Migaleddu, non ha infatti mai smesso di denunciare l’impressionante estensione delle zone inquinate in Sardegna e le responsabilità nelle contaminazioni da parte delle attività industriali. (pgp)

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