La Nuova Sardegna

Fatale il desiderio di rivedere il figlioletto

Fatale il desiderio di rivedere il figlioletto

A dicembre di sei anni fa era stato il desiderio di rivedere il figlio di pochi mesi a farlo finire in manette. I carabinieri del Ros, che gli davano la caccia dal 2002, la sera dell’8 dicembre 2009...

25 settembre 2015
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A dicembre di sei anni fa era stato il desiderio di rivedere il figlio di pochi mesi a farlo finire in manette. I carabinieri del Ros, che gli davano la caccia dal 2002, la sera dell’8 dicembre 2009 lo avevano bloccato a casa della compagna a Talana. La sua carriera criminale finisce con l'arresto la sera dell'Immacolata, quando 60 carabinieri circondano il suo paese e poi lo accompagnano in carcere. Fino ad allora sembrava un fantasma, di lui si aveva solo un'immagine risalente a più di 8 anni prima. Inserito dal Viminale nella lista dei 30 più pericolosi criminali, Arzu (nella foto) non aveva opposto alcuna resistenza davanti ai carabinieri. Latitante dal 2002, quando è stato fermato a Talana doveva già scontare una pena di 14 anni di carcere per due rapine, la prima a Castelraimondo (Macerata), compiuta nel 2001, e per una rapina ad Arezzo fatta nel 2002. Il suo nome è stato fatto anche per la rapina da tre milioni di euro compiuta il 30 giugno del 2008 sulla A14, vicino Imola, compiuta da una decina di uomini armati e mascherati. Il 12 maggio 2013 la Corte d'Assise di Perugia ha condannato all'ergastolo Arzu e Pietro Pala per l'uccisione a colpi di kalashnikov del carabiniere Donato Fezzuoglio ucciso nel corso di una rapina sventata a una filiale di banca di Umbertide in provincia di Perugia il 30 gennaio 2006. Nel 2014 è stato confermato l'ergastolo, dalla Corte d'Appello di Perugia.

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