La Nuova Sardegna

Crogiuolo, stagione in rosa

di Walter Porcedda
Crogiuolo, stagione in rosa

Da ottobre parte il programma di “Tango della maternità”

28 settembre 2015
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CAGLIARI. Forse non è ancora un ritardo dal tempo massimo. Ma poco ci manca. Il Crogiuolo di Mario Faticoni approda finalmente alla Vetreria (in condominio con il Cada Die) a distanza di quattro anni dalla vincita della gara, e dopo alterne vicissitudini prende possesso della sua sala (ancora per tre anni. E si spera che per recuperare lo storico Arco il tempo sia minore) il prossimo 17 ottobre alle 21 con lo spettacolo “Matrici” di Alessandra Asuni e Marina Rippa, un progetto che esplora vita, morte e rinascita attraverso il mondo femminile. Spettacolo simbolo per una inedita stagione teatrale – come sempre nel caso del Crogiuolo, pesante di idee e non banale – fondata sull’altra metà del cielo.

Ed è un “Tango della maternità” il baricentro di un progetto pensato e diretto da Rita Atzeri che ha chiamato un composito mondo di sigle in rosa da Se non ora quando a Toponomastica femminile. In cantiere fino a metà dicembre, proiezioni alla Cineteca sarda, interventi di cittadinanza attiva come un imperdibile omaggio a Joyce Lussu, Rosa Luxembourg e Piera Mossa, il 10 ottobre al Villaggio Pescatori, presentazioni di libri come “Nessuno sa di noi” della finalista al premio Strega Simona Sparaco (14 novembre). E, ovviamente essendo una stagione teatrale, anche e soprattutto spettacoli teatrali ad hoc. Cioè che seguono il fil rouge della maternità. “Occasione per riflettere – come dice Atzeri – sull’evolversi della società”. Teatro fatto di donne e di artiste anche di primo piano sulla scena nazionale come Antonella Questa ed altre. Ecco così il 24 ottobre “Lucis in fundo”” di e con Annabella di Costanzo, progetto musicale di Mauro Buttafava della compagnia Alma Rose vincitrice del Premio Eti. Qui l’intento è di “raccontare una maternità vissuta sino in fondo, con i momenti ruvidi e quelli piacevoli”. Il 20 novembre va in scena “Niente, più niente al mondo” di Massimo Carlotto con Crescena Guarneri, attrice e cantante in un monologo “straziante” dentro una Torino dei quartieri operai dove non esistono più gli operai.

“Stasera ovulo” di Carlotta Clerici con Antonella Questa (premio Calandra) che indaga sulle problematiche della maternità “over 35” e della sterilità femminile. Sabato 28 novembre appuntamento con “Donne” di Simone Schinocca con Valentina Aicardi e Silvia Freda, viaggio nel XX secolo italiano. Il 5 dicembre , “Medeamaterial” studio suilla “Medea” con Alessandra De Leo. Chiude il 12 dicembre “Emma” di e con Francesca Massa, spettacolo di danza di Silvia Ferrari.

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