La Nuova Sardegna

SASSARI. Prendendo per buona la tesi di Stefano Rachel, “Non potho reposare” sarebbe dunque un duetto d’amore. Esattamente come nella canzone italiana lo è “Parole parole”, l’intramontabile brano portato al successo nel 1972 da Mina e Alberto Lupo. Oppure, giusto per citare ancora la Tigre di Cremona, “Questione di feeling”, scritta da Mogol nel 1985 e cantata assieme a Riccardo Cocciante. Ma anche, andando oltre i confini nazionali, l’emozionante “Endless Love”, capolavoro di Diana Ross e Lionel Richie datato 1981. E, giusto per aggiungere un altro tassello curioso al quadretto, persino la celeberrima “You're the one that I want”, contenuta nella colonna sonora del film Grease e interpretata nel 1979 da Johm Travolta e Olivia Newton-John.

Tornando alla Sardegna, tuttavia, c’è un altro duetto - stavolta non d’amore - che ha venduto in tutto il mondo e ha contribuito moltissimo a diffondere la lingua sarda: si tratta del pezzo “Domo mea”, realizzato dai Tazenda con Eros Ramazzotti e pubblicato nel 2007 come il primo estratto dall’album “Vida”. Un brano arrivato sul mercato dopo neppure un anno dalla morte di Andrea Parodi, storico cantante del gruppo, e quindi eseguito da Beppe Dettori, che lo sostituì.

Anche se tecnicamente non si può parlare di duetto (ma i due esecutori si dividono la parte), un altro brano staordinario e probabilmente misconosciuto rispetto a quanto meriterebbe, lo hanno interpretato alcuni anni fa Angelo Branduardi e Luciano Ligabue, che parteciparono alla realizzazione dell’album “Barones”, dei Tenores di Neoneli, cantando in lingua logudorese alcuni versi de “S'Innu de su patriota sardu a sos feudatarios” (“Procurade ’e moderare”) scritto nel 1794 da Francesco Ignazio Mannu. (andr.mass.)