La Nuova Sardegna

Adolescenti e droga: pusher e acquirenti sempre più giovani

Adolescenti e droga: pusher e acquirenti sempre più giovani

Un 15enne vendeva dosi a Selargius davanti a una scuola A Iglesias scoperta una baby gang dedita allo spaccio

11 ottobre 2015
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Un ragazzo di 15 anni è stato trovato due giorni fa davanti a una scuola media di Selargius (in piazza Martiri di Buggerru) mentre cedeva una dose di hascisc a uno studente di neppure 13 anni. A Iglesias due uomini ultraquarantenni sono stati visti (e arrestati dai carabinieri) il giorno prima mentre vendevano droga a una ragazza di 15 anni. A Cagliari una ragazza quasi ventenne è stata arrestata col padre e la zia dalla polizia che li ha trovati tutte e tre in casa col tavolo di cucina imbandito con droghe varie e attrezzature per confezionare le dosi. È un bollettino di guerra quello delle operazioni delle forze dell’ordine per contrastare traffico e spaccio delle sostanze stupefacenti. Un arresto o una segnalazione al giorno è il dato minimo di questa guerra di posizione ingaggiata da polizia, carabinieri, guardia di finanza contro lo spaccio di droga. Dai comunicati emerge l’età sempre più bassa dei ragazzi che comprano la droga e , in qualche occasione, di quelli che la spacciano. Nel caso dell’adolescente di Selargius i carabinieri non solo lo hanno sorpreso a cedere droga davanti a una scuola media, ma a casa, nella sua camera, i militari hanno trovato altri cinque grammi di marijuana e uno di hascisc, oltre a materiale per preparare le dosi.

A Iglesias i carabinieri hanno potuto fermare Vittorio Compagnone, di 45 anni, e Andrea Marzeddu, di 43 che stavano vendendo droga a una 15enne perché stavano compiendo un giro di controllo in piazza Oberdan, dove sarebbe stata segnalata ancora la presenza di una specie di baby gang molto attiva nello spaccio di droga attorno alla quale a partire dall’estate scorsa è stato compiuto un lavoro accurato. Il consigliere regionale di Forza Italia Ignazio Locci interviene sul problema: «La Regione può intervenire per contrastare il fenomeno della criminalità minorile attraverso il fondo per la legalità istituito dall’articolo 34 della finanziaria 2015.

«Niente è stato realizzato, nonostante i buoni propositi - sottolinea Locci -. Si parla della norma che impegna la Regione a sostenere iniziative per formare docenti e altri operatori dell’istruzione e della formazione, a coinvolgere gli studenti e a promuovere interventi di prevenzione delle situazioni di devianza, anche con accordi con i tribunali per i minori».

In Primo Piano
Santissima Annunziata

Sennori, cade dallo scooter all’ingresso del paese: grave una sedicenne di Sorso

Video

Impotenza maschile e suv, ne discutono le donne: la risposta di Geppi Cucciari ai talk show dove soli uomini parlano di aborto

Le nostre iniziative