La Nuova Sardegna

Agevolazioni fiscali ai Comuni alluvionati Parte la «free zone»

di Silvia Sanna
Agevolazioni fiscali ai Comuni alluvionati Parte la «free zone»

Il Governo assicura 5 milioni di euro a 71 centri per il 2016 Pigliaru: sollecitata al ministro la perimetrazione delle aree

16 ottobre 2015
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SASSARI. Cinque milioni di euro per alleggerire il carico fiscale di chi, nel novembre 2013, ha perso tutto o quasi. Per le imprese danneggiate dal ciclone Cleopatra è una piccola boccata d’ossigeno che arriva dal governo. Grazie al decreto legge 78 del 19 giugno 2015, convertito in legge il 6 agosto, che istituisce una specie di zona franca in una larga fetta dell’isola. Una free zone momentanea, limitata all’anno 2016, che non risolverà certamente i problemi ma che comunque fa gola ai diretti interessati. I comuni coinvolti sono 71, esattamente quelli che la Regione a suo tempo inserì nell’elenco dei centri colpiti dall’alluvione del 18 e 19 novembre 2013. Sono distribuiti così: 12 in provincia di Olbia-Tempio, 17 nel Nuorese, 14 in provincia di Oristano, 10 nel Cagliaritano, 11 nel Medio Campidano e 7 in Ogliastra. Il provvedimento prevede che all’interno dei Comuni vengano perimetrate le aree danneggiate, nelle quali gravitano le attività beneficiarie delle agevolazioni fiscali. La perimetrazione deve essere completata entro il 5 novembre: due giorni fa alcuni imprenditori del Nuorese hanno sollevato il caso, denunciando i ritardi della Regione e la scarsa informazione (persino molti sindaci ne sono all’oscuro) sull’opportunità offerta dal governo nazionale. Il presidente della Regione Francesco Pigliaru assicura che la situazione è sotto controllo. Ma precisa anche che, se i ritardi ci sono, non è colpa della Regione. Pigliaru dice di avere sollecitato sull’argomento il ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi. Sottolineando inizialmente «che le risorse destinate alla ripresa delle attività economiche danneggiate finora sono state molto esigue, tanto che la stessa Giunta regionale, con delibera, ha stanziato un milione di euro per le aziende dei privati», Pigliaru spiega di avere fatto pressing per attuare in tempi brevi le disposizioni previste all’articolo 13 bis del decreto legge, «al fine di istituire una zona franca nei comuni della Sardegna colpiti dall’alluvione. Nonostante non esista alcun rischio di perdere tali risorse, per le quali questa Giunta aveva fatto forti richieste, avvalorate dai parlamentari sardi fino all'approvazione dell’emendamento specifico», il governatore spiega di avere sollecitato le procedure «attraverso lettera formale rivolta al ministro Guidi , sottolineando l'urgenza di definire le perimetrazioni e di individuare nelle specifico le agevolazioni da attuarsi, dichiarando la disponibilità della Regione a procedere fin da subito al confronto, affinché il regime speciale possa essere attivato al più presto».

Per le imprese alluvionate, ma anche per i privati, c’è un’altra opportunità di ristoro: la Giunta ha presentato al Consiglio, già lo scorso dicembre, il disegno di legge proposto dall’assessore Donatella Spano per dotare la Regione di uno strumento normativo «che consenta di erogare contributi in denaro a favore dei soggetti privati e delle attività produttive danneggiati».

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