La Nuova Sardegna

La nave dei misteri trasportava hascisc: trovate 20 tonnellate

di Luca Fiori
La nave dei misteri trasportava hascisc: trovate 20 tonnellate

Il cargo, bloccato dalla Finanza, in porto da fine settembre Il maxi-carico di droga in un sottofondo nascosto nella stiva

16 ottobre 2015
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CAGLIARI. Venti tonnellate di hascisc, uno dei carichi di droga più consistenti mai sequestrati nel Mediterraneo, certamente il più grosso recuperato nell’isola. Ecco cosa c’era nella stiva del cargo Jupiter, la nave dei misteri battente bandiera delle Isole Cook, ormeggiata nel porto di Cagliari da fine settembre.

Ci avevano visto giusto gli uomini del Gico della Guardia di Finanza di Cagliari che il 26 settembre, insieme ai colleghi di Messina, avevano fermato il cargo davanti alle coste tunisine e poi l’avevano scortato fino al porto di Cagliari. Ci sono volute quasi tre settimane però per far saltare fuori la droga, nascosta in un sottofondo della stiva. La nave era stata perforata in lungo e in largo con trapani speciali, dopo l’operazione di scarico di 60 blocchi di granito che impedivano qualsiasi tipo di ispezione. Le ricerche sono durate giorni e ieri mattina finalmente hanno dato il loro frutto. L’operazione è stata coordinata dal sostituto procuratore Rita Cariello. A bordo del cargo, lungo 96 metri e largo 16, si trovavano sedici uomini dell’equipaggio, di nazionalità egiziana e siriana. Tutti sono stati trasferiti nel carcere di Uta in attesa di essere interrogati dal magistrato. Il primo a segnalare la presenza della nave nel porto di Cagliari era stato il parlamentare di Unidos Mauro Pili, secondo il quale le operazioni di scarico del granito e successivamente di ricerca della droga, autorizzate dalla Procura, sarebbero costate 200mila euro. Sarebbe stato invece di oltre 20 milioni il guadagno per i trafficanti se la droga fosse stata immessa sul mercato. La neva era seguita da mesi da forze di polizia di mezza Europa. Già dal 18 maggio scorso i reparti speciali delle Fiamme Gialle - attraverso l'ambasciata italiana in Nuova Zelanda - avevano ricevuto l'autorizzazione dal ministero dei trasporti delle Isole Cook a effettuare i controlli a bordo, alla ricerca di droga. Per oltre quattro mesi però la nave era però rimasta misteriosamente in navigazione.

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