La Nuova Sardegna

Trident, polemica sulle navi al porto

Trident, polemica sulle navi al porto

Cagliari, la presenza dei mezzi militari ha scatenato la reazione dei pacifisti

21 ottobre 2015
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Lunedì una telefonata anonima che ha fatto scattare un allarme bomba, rivelatosi falso, al molo Ichnusa, ieri le critiche e i commenti dei movimenti pacifisti sui social network. La presenza delle navi da guerra nel molo Icnusa del porto di Cagliari, impegnate nell'operazione Trident Juncture che partirà oggi nell’isola, ha creato più di un malumore. Anche il deputato di Unidos Mauro Pili ha commentato attraverso la sua pagina facebook quella che ha definito «una vera e propria occupazione militare del porto di Cagliari. Le navi militari più armate della Nato - ha scritto l’ex presidente della Regione - hanno letteralmente occupato tutte le banchine del molo Ichnusa. Tutto questo a conferma che non si tratta di nessuna esercitazione ma solo di una vergognosa fiera di armi. Una rappresentazione frutto solo di propaganda - ha concluso Pili - con la Sardegna usata come stand del potere delle industrie belliche». La Trident Juncture è la più importante esercitazione dai tempi della Guerra Fredda. Il via dall’aeroporto Birgi della città siciliana, sede del 37/o stormo dell’Aeronautica militare. Lo scalo militare di Trapani – è stato specificato durante una conferenza stampa – ospiterà la prima fase dell’esercitazione che vedrà impegnati 700 militari, 200 dei quali stranieri. Nei cieli del Tirreno meridionale si alzeranno in volo, in questi giorni fino al 6 novembre prossimo, 30 aerei tra caccia F16 (di stanza in Canada, Grecia e Polonia), nonché Amx, Eurofighter e Tornado. L’esercitazione della Nato è partita lunedì da Trapani e in Sardegna fa tappa nel poligono di Capo Teulada (ma è dal 5 ottobre che nelle basi hanno preso il via i preparativi). Sono impegnati 36.000 uomini, 140 aerei e 60 navi. Trenta i Paesi partecipanti.

In Primo Piano
Il rogo

Attentato incendiario nella notte a Sassari in via Monte Grappa contro l’agenzia funebre “Antonio Pinna”

di Luca Fiori
Le nostre iniziative