La Nuova Sardegna

In dieci anni gli stranieri nell'isola sono cresciuti del 300%, i sardi dell'1%

Immigrati a scuola d'italiano in un'immagine d'archivio
Immigrati a scuola d'italiano in un'immagine d'archivio

Ricerca Iares Acli: più di 45mila gli immigrati residenti, il 56% sono femmine. Le nazionalità più rappresentate: romeni (quasi il 30% del totale), marocchini, senegalesi e cinesi

23 ottobre 2015
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Tasso di crescita della popolazione straniera nell'isola in crescita del 300 per cento. Mentre quello dei cittadini sardi è quasi fermo: appena +1 per cento.

Sono i dati della ricerca Iares Acli presentati oggi, venerdì 23, nel corso del convegno «La rete Liantza, l'altra faccia dell'immigrazione: la rete degli operatori in Sardegna».

Le percentuali si riferiscono al decennio 2004-2014. In crescita anche l'incidenza della popolazione straniera sul totale della popolazione residente: dallo 0,8 del 2004 al 2,7% del 2014.

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I dati aggiornati al primo gennaio 2015 parlano di 45mila 79 cittadini stranieri residenti in Sardegna, pari allo
0,8% di tutti gli immigrati presenti in Italia (5 milioni 14mila 437).

Analizzando i dati Istat si evince che i cittadini stranieri maschi sono 19mila 912 (44%) e le femmine 25mila 167 (56%), nell'ultimo anno l'incremento rispetto al totale della popolazione residente è stato del 2,71%, mentre la variazione rispetto all'anno precedente è stata del 6,93%.

A livello provinciale è sempre Cagliari al primo posto con 14mila 732 stranieri, segue Olbia-Tempio con 11mila 549. Ma la provincia gallurese si conferma al primo posto per l'incremento rispetto al totale della popolazione residente pari al 7,22%, mentre è la provincia di Nuoro ad avere la variazione maggiore rispetto all'anno precedente: 10,76%.

Fra i comuni al primo posto c'è Cagliari con 7.141 cittadini stranieri, al secondo posto Olbia (5.668) e al terzo Sassari (3.454). Mentre l'incremento maggiore di cittadini stranieri rispetto alla popolazione spetta al comune di Arzachena.

La ricerca approfondisce anche la mappa delle aree geografiche di provenienza. Al primo posto l'Europa al 54,27% (24.463), segue l'Africa al 22,55% (10.164), poi l'Asia 18,44% (8.316). Al quarto posto l'America
4,63% ( 2.086) e infine l'Oceania 0,07% (33).

La componente romena e le altre comunità provenienti dal continente europeo, in particolare l'Ucraina, la tedesca e la polacca, assorbono quasi il 40% dei cittadini stranieri residenti.

La classifica dei Paesi vede sempre al primo posto la Romania 13.446 (29,83%), segue il Marocco 4.319 (9,58%), al terzo posto il Senegal 3.799 (8,42%), quarto posto la Cina 3.224 (7,15%), Ucraina 2.133 (4,73%), Filippine 1.935 (4,29%).

Nel caso del Marocco, della Cina e del Senegal la componente maschile prevale su quella femminile. Mentre nelle comunità provenienti dall'Ucraina, Polonia, Romania, Filippine prevale quella femminile con un rapporto di circa 8 a 2.

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