La Nuova Sardegna

Continuità, ora la penisola è più vicina

di Alessandro Pirina
Continuità, ora la penisola è più vicina

L’annuncio di Palazzo Chigi: «Trenta milioni per i collegamenti da tutti gli aeroporti». La soddisfazione di Pigliaru e Deiana

14 novembre 2015
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SASSARI. La Sardegna da ieri è un po’ più vicina alla penisola. Il governo Renzi ha stanziato trenta milioni di euro per la continuità aerea. Il maxi assegno statale servirà a rendere l’isola più accessibile a tutti. Ai sardi ma non solo. Il provvedimento, approvato nel pomeriggio dal Consiglio dei ministri, era atteso nell’isola da mesi, dal 28 maggio quando a Olbia il governatore Francesco Pigliaru consegnò nelle mani del premier il Dossier Sardegna, con il tema trasporti aerei in cima alla lista. Ieri da Palazzo Chigi è arrivata finalmente la buona novella a tanti zeri: trenta milioni di euro. Una cifra, parola del governatore, che «permetterà di cominciare a colmare il gap dell’insularità. Matteo Renzi ha mantenuto l’impegno preso con noi».

La settima continuità. Il finanziamento servirà a modellare la nuova continuità territoriale. La settima da quando sono state istituite per legge le tariffe agevolate sui voli da e per la Sardegna. «Siamo molto soddisfatti – afferma ancora Pigliaru –. Questi 30 milioni di risorse aggiuntive per potenziare l'offerta di trasporto ci permetteranno di migliorare di gran lunga la continuità territoriale: miglioreremo l’attuale modello, supereremo le criticità e aumenteremo il ventaglio di possibilità per viaggiare da e verso la penisola da tutti i nostri tre aeroporti».

Non solo Cagliari. Parole, queste ultime, che il governatore non ha pronunciato a caso. Parole che servono a rassicurare Olbia e Alghero, che nei mesi scorsi sembravano escluse dalla nuova continuità firmata Pigliaru. «Questo contributo ci consentirà di immaginare uno scenario completamente diverso – spiega l’assessore ai Trasporti Massimo Deiana –. Per la continuità la Regione spendeva 44 milioni di euro e avevamo chiesto al governo di contribuire con almeno il 50 per cento. Avevamo previsto simulazioni per tutte le eventualità. Da zero fino alla cifra che avevamo chiesto. Possiamo ritenerci più che soddisfatti. Non so se il modello di continuità a cui daremo vita sarà quello definitivo, ma potendo fare affidamento su cifre più importanti potremo sicuramente risolvere diversi problemi in modo decisivo».

Diritto alla mobilità. Il primo riguarda la possibilità di volare. Per tutti, a prescindere dalla carta d’identità. «Sarà maggiormente garantito il diritto alla mobilità di tutte le categorie di passeggeri, senza discriminazioni nei periodi di grande afflusso – dice ancora Pigliaru –, e sarà proposto un sistema più rispondente alle esigenze della Sardegna e dei sardi, in particolare riguardo ai meccanismi di attribuzione della capacità aggiuntiva e di prenotazione». «Avere più risorse significa avere un margine più ampio sulla disponibilità dei posti – aggiunge Deiana –.Il nostro obiettivo è rendere la Sardegna raggiungibile da tutti. E a pari condizioni. Per ora è così nove mesi all’anno, ma il nostro auspicio è arrivare a 12».

La navetta. L’assessore non entra nello specifico sul sistema che la Regione adotterà, ma la base di partenza sarà la navetta di cui si parla ormai da mesi. «A me piace chiamarlo trasporto ad alta frequenza con orari cadenzati che collegherà gli aeroporti con la maggiore concentrazione di domanda. Che non vuol dire Cagliari. Il servizio dovrà essere attivo dove e quando serve, perché ovviamente il problema si presenta soprattutto negli scali in cui c’è una maggiore concentrazione di persone. Comunque i dettagli li studieremo, li vedremo uno per uno: con questi 30 milioni abbia mo risorse a sufficienza per pianificare una risposta articolata».

Le tariffe. Più risorse, più voli, e a questo punto anche tariffe più basse. «Anche sui prezzi occorrerà fare i conti con la disponibilità delle risorse che abbiamo. Ma siccome il nostro obiettivo è quello di creare un vero e proprio ponte con la penisola non è escluso che in sede di gara si possa inserire una premialità per la compagnia che prevede tariffe più contenute»

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