La Nuova Sardegna

Lai: puntiamo sul turismo termale

Lai: puntiamo sul turismo termale

Il senatore Pd: «Il settore è un’opportunità, ma in Sardegna tarda ad affermarsi»

15 novembre 2015
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SASSARI. Il settore termale come opportunità per l’economia dell’isola. Ne è convinto il senatore Silvio Lai, che, proprio con questo obiettivo, è al lavoro in commissione Bilancio per confermare una norma di sostegno al settore anche per l’anno in corso. «In Sardegna sono quattro le terme interessate, Sardara e Fordongianos, e, in provincia di Sassari, Santa Maria Coghinas e Benettutti – afferma il senatore, componente della commissione –. Mentre a livello nazionale il settore viene sostenuto nel suo insieme, in Sardegna si fa fatica a vederlo come un sistema integrato, capace non solo di fornire prestazioni ai sardi ma di essere una fonte di attrazione di pazienti, o cittadini alla ricerca del proprio benessere, provenienti da tutta Italia e tutta Europa».

Secondo i dati forniti dal Sole24 ore sono circa un milione e 200 mila i potenziali clienti del settore termale, per un fatturato che si aggira intorno agli 800 milioni di euro. E se negli ultimi quattro anni la crisi ha colpito anche questo tipo di turismo sembra che già il 2015 si dovrebbe chiudere con un segno positivo e con una crescita di circa il 2 per cento. Segnali che vanno dunque accompagnati da interventi legislativi a sostegno del comparto.

«In commissione Bilancio – prosegue Silvio Lai, nei giorni scorsi nominato dal presidente Pietro Grasso alla presidenza della commissione d’inchiesta sulla Moby Prince – faremo il possibile per sostenere una settore che anche in Sardegna può rappresentare un'eccellenza e un'opportunità. C'è poco tempo e bisogna creare tutte le condizioni per far sì che anche nell'isola il settore diventi adulto e la Regione inizi a pensarlo come tale. A partire da una gestione delle prestazioni sanitarie su base regionale e non sulle singole aziende sanitarie per passare attraverso un programma integrato che possa essere valorizzato attraverso il piano operativo regionale finanziato anche con i fondi europei».

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