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dopo 25 anni

L’omicidio dei Jolly market: in carcere il palo della banda

L’omicidio dei Jolly market: in carcere il palo della banda

CAGLIARI. A distanza di venticinque anni dalla rapina che causò la morte di un commerciante l’autore del delitto è stato arrestato dai carabinieri per scontare la condanna che gli aveva inflitto la...

28 novembre 2015
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CAGLIARI. A distanza di venticinque anni dalla rapina che causò la morte di un commerciante l’autore del delitto è stato arrestato dai carabinieri per scontare la condanna che gli aveva inflitto la Corte d’Assise. In cella è finito Sandro Pireddu, 43 anni, che il 7 dicembre del 1990 faceva il palo mentre due suoi complici entravano nel Jolly Market di Pula, uccidendo il figlio del proprietario che aveva tentato di reagire alla rapina. Il delitto è rimasto impunito per quasi vent’anni ma nel 2009 sono stati riesaminati gli elementi probatori in seguito a informazioni confidenziali e sono emerse «rilevanti convergenze» su Sandro Pireddu e su Mauro Niola. La verifica del Dna su un passamontagna ha portato successivamente all’arresto di Roberto Orrù, anche lui coinvolto nella rapina, il quale chiamò in correità Niola a Pireddu, che vennero arrestati il 14 ottobre del 2011.

Il processo di primo grado si concluse con la condanna di Niola a 30 anni, di Pireddu a 16 e di Orru a 14, quest’ultimo con il rito abbreviato. In appello Niola venne assolto mentre la pena inflitta a Nieddu fu ridotta a 16 anni. Il 24 novembre scorso la Cassazione, su ricorso della Procura, ha annullato l’assoluzione di Niola, rinviando gli atti alla corte d’appello, ma ha rigettato il ricorso di Pireddu, il solo che avesse scampato finora il carcere. Ieri è arrivato anche il suo momento: il terzo uomo della rapina, copevole di concorso nell’omicidio del Jolly Market, dovrà scontare la pena.

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