La Nuova Sardegna

I sindaci: soffriamo ma c’è ripresa

di Luciano Onnis
I sindaci: soffriamo ma c’è ripresa

Urpi (Sanluri): alcune zone sono in agonia. Pani (Villacidro): in linea con il Sud

01 dicembre 2015
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VILLACIDRO. Il Medio Campidano, ultimo in classifica nella graduatoria nazionale in fatto di stipendi privati, sta meglio, ma non troppo nei redditi pro capite generali, circa 12 mila euro annui. Globalmente, per dirla tutta, non risulta essere la provincia più povera d’Italia, c’è chi sta peggio, come, tanto per non andar lontano, il Sulcis. E va tenuto oltretutto conto un dato che spesso sfugge alle considerazioni e agli studi statistici. Il territorio è prevalentemente ad economia agricola e in questo settore i redditi effettivi non coincidono quasi mai con quelli dichiarati, e quindi soggetti ai rilevamenti statistici. Ma, per quanto non si sguazzi nell’oro, in Marmilla e nel Campidano irriguo, aree in cui l’economia è all’80 per cento a indirizzo agricolo e pastorale, non si muore di fame. Eppure così risulta, o quasi. Questo non significa che il Medio Campidano stia bene. Tutt’altro. Lo si deduce, oltre che dai redditi pro capite, dallo spopolamento progressivo. La desertificazione industriale nel polo di Villacidro ha prodotto disoccupazione e, a ben andare, cassa integrazione. E quindi una nuova ondata di emigrazione, pari a quella degli anni Sessanta. La popolazione è passata negli ultimi dieci anni da 105 mila residenti a 99mila, con il flusso migratorio in costante aumento. «Non mi risulta che il Medio Campidano sia allo sbando – sostiene Alberto Urpi, sindaco di Sanluri –, fermo restando che la crisi si avverte anche da noi. Ma non certamente come la si vuol fare apparire. O meglio, ci sono zone che la soffrono più di altre. È il caso di grossi centri come Villacidro, Guspini e San Gavino, che pagano più di altri il tracollo industriale. Per quanto riguarda il mio Comune, vedo con piacere che l’economia è sempre viva. L’imprenditoria, anche quella piccola e media, sta reagendo con orgoglio alla situazione di crisi generale». Vede positivo anche Teresa Pani, sindaco di Villacidro. «Ritengo che il Medio Campidano rientri nel contesto della Sardegna e del sud Italia in genere. Vedo timidi segnali di ripresa anche nel settore artigianale, mentre l’agricoltura avrebbe bisogno di maggiore sostegno». Per il segretario della Cisl, Edoardo Bizzarro, «qui non c’è lavoro, sul piano occupazionale è un fallimento. Dopo le grandi industrie, chiudono anche le piccole e medie imprese artigiane. L’agricoltura, settore trainante, non ha il supporto della Regione. Peccato, perché le condizioni per una ripresa qui esistono tutte».

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