il futuro della chimica
Il caso Versalis in Parlamento
di Gianni Bazzoni
L’ad Ferrari sarà ascoltato dalla commissione Industria del Senato
03 dicembre 2015
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SASSARI. Parte oggi l’indagine conoscitiva sullo stato della chimica in Italia avviata dalla commissione Industria del Senato. L’amministratore delegato di Versalis Daniele Ferrari, infatti, sarà sentito in audizione questa mattina - proprio dalla commissione Industria - per conoscere i dettagli e lo stato dell’arte della possibile cessione di quote della società, ma anche per capire quali siano le prospettive e le strategie future nel settore della chimica da parte dell’Eni.
«É un momento centrale per dare forza al confronto sul futuro della chimica – ha detto il senatore del Pd Silvio Lai, che oggi parteciperà ai lavori della commissione – ; sappiamo bene che Ferrari, con tutta probabilità, non svelerà le reali in tenzioni di Eni riguardo a ciò che intende fare nella chimica. Per quanto mi riguarda, però, chiederò quale sia il reale stato di salute del settore e soprattutto i motivi che hanno portato a non mantenere gli impegni di Versalis dentro Matrìca a Porto Torres».
Il senatore Lai ha espresso la convinzione che «non si possa abbandonare un comparto che ha mostrato incoraggianti segnali di crescita e un progetto - quello della chimica verde, appunto - sul quale sono stati assunti impegni, firmate intese e al quale è legato il futuro economico di diversi territori. Se in salute ed ecologica – ha sottolineato Silvio Lai – la chimica non può sparire dal Paese».
La soluzione, dunque, sta nel fatto che l’Eni mantenga quote significative di Versalis o che - in caso di cessione - deve garantire il subentro di partner nazionali interessati a proseguire il progetto della chimica verde. «In questo contesto – ha detto il senatore del Pd – siamo pronti a chiedere, se serve, anche l’intervento della Cassa depositi e prestiti». Nei giorni scorsi, insieme ad altri colleghi, Silvio Lai aveva presentato sull’argomento una interrogazione urgente in Senato: «Voglio ribadire, proprio in riferimento a quell’iniziativa, che bisogna attivare ogni tipo di sostegno normativo alla chimica italiana. Per questo ritengo che non si possa prescindere anche dal rispetto degli impegni assunti da Eni ai progetti della chimica verde, a cominciare da quello di Porto Torres».
