La Nuova Sardegna

“Concerti aperitivo” nel segno di Frank Zappa

di Pasquale Porcu
“Concerti aperitivo” nel segno di Frank Zappa

Ieri a Sassari il primo appuntamento della rassegna curata dall’Orchestra jazz della Sardegna

07 dicembre 2015
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SASSARI. Vino e musica, un’accoppiata vincente che sarebbe piaciuta a Frank Zappa, uno dei più originali e divertenti geni della scena musicale del Novecento. A lui era dedicato il primo appuntamento dei “Concerti aperitivo”, “Echoes of an Era” al via ieri nel Palazzo di Città, prima giornata della quindicesima edizione della rassegna. L'iniziativa, che andrà avanti per tutte le domeniche di dicembre, è organizzata dall'associazione Blue Note Orchestra e vede in campo l'Orchestra Jazz della Sardegna, unica orchestra jazz in Italia ad aver ottenuto nel 2015 il riconoscimento del ministero dei Beni culturali grazie alla validità dei progetti artistici realizzati nel corso di oltre venticinque anni di attività.

Ed è stata una partenza col botto, ieri, nel duplice appuntamento del mattino e della sera, grazie a un'accoppiata giudiziosa: la musica del genio di Cucamonga con gli arrangiamenti e la direzione affidati a Riccardo Fassi. Per chi non lo conoscesse, Zappa è stato il musicista, autore di un migliaio di composizioni, che ha saputo interpretare in maniera formidabile i fermenti culturali e musicali del Novecento. Il mefistofelico uomo con baffi e “mosca” più di ogni altro ha distrutto le barriere tra generi musicali diversi.

Ha ragione Fassi quando dice che Zappa è stato “anche “ jazzista.Già, ma che cosa è il jazz? Se non sono più validi i moduli del passato, il merito è di personaggi come Miles Davis e Frank Zappa. Ma è soprattutto quest'ultimo, giù affascinato dalle composizioni di Edgar Varese, che ha mescolato generi e stili diversi: dal rock duro e irriverente che ha fatto da colonna sonora alla protesta giovanile e studentesca made in Usa della fine degli anni Sessanta, agli stimoli creativi e talvolta visionari della musica contemporanea nata dalle ceneri della musica colta e accademica fino al free jazz meno ermetico e ideologico. Da quel crogiolo in ebollizione, Zappa ha saputo distillare una musica straordinaria, moderna, folle e ironica che ha anticipato le situazioni artistiche e culturali dei decenni successivi. Il tutto, sempre, non con l'aria di chi impartisce lezioni ma con il sorriso beffardo di chi a fare quella musica si diverte un mondo.

Ecco, nel concerto di ieri, la rilettura del genio zappiano che ha offerto Riccardo Fassi ci ha regalato gli sprazzi di quell’universo onirico, affascinante e libero da tutti quegli “ismi” che hanno ammorbato l'aria degli anni Settanta e successivi. Riccardo Fassi ha scelto brani della produzione zappiana, selezionati tra quelli nati non per orchestra e che il leader della Tankio Band ha arrangiato conservando lo spirito irriverente del compositore e preservandone la beffarda genialità.

Ecco, in sequenza, “King Kong” e “Uncle Meat” e tenere ballad come “Twenty small cigars” e l'affettuoso, bizzarro omaggio a un grande del jazz con “Eric Dolphy memorial barbecue”. Un menu musicale con rapidissimi cambiamenti di tempo e di clima che hanno messo il luce la grande maturità dei musicisti dell'Orchestra (con i pregevoli assolo di Antonio Pitzoi e della sezione sassofoni, da Giam Piero Carta a Marco Maiore e Massimo Carboni, delle trombe di Luca Iras e Giovanni Sanna Passino e del rude Alessandro Zolo al basso elettrico, che esibiva una pregevole gonna sartoriale), e dello stesso Riccardo Fassi alle tastiere. Finale in crescendo con “Idiot bastard song” e “Peaches en regalia” con “Take off your clothes” concesso come bis e a suo tempo scritto dall'inventore delle Mothers of invention come sfottò a quei fricchettoni che durante i concerti alla Woodstock amavano ballare nudi.

Alla fine di un centinaio di minuti di bella musica applausi per tutti i componenti dell’ensemble dell’Orchestra Jazz della Sardegna: Massimo Carboni sax contralto, Gian Piero Carta sax contralto e soprano, Marco Maiore sax baritono, Luca Uras e Giovanni Sanna Passino tromba, Gavino Mele corno, Salvatore Moraccini trombone, Antonio Pitzoi chitarra, Alessandro Zolo contrabbasso, Luca Piana batteria ) e per lo stesso Riccardo Fassi.

E dopo il concerto, l'aperitivo proposto dal Museo del Vino-Enoteca Regionale della Sardegna di Berchidda. con la degustazione dei vini di Gavino e Margherita Deriu di Codrongianos (un meraviglioso Vermentino e un gradevole Cannonau) accompagnati dai pani artigianali a lievitazione naturale di Francesca Sanguinetti di Ozieri e i formaggi del caseificio artigianale di Ozieri Mario Piras.

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