La Nuova Sardegna

Terrore e feriti in Ogliastra

di Lamberto Cugudda
Terrore e feriti in Ogliastra

Strade interrotte, case allagate e residenti soccorsi: ore di emergenza

08 dicembre 2015
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Una notte sotto una pioggia incessante è bastata per mandare sott’acqua l’Ogliastra. Due feriti, decine di case isolate e danneggiate dal nubifragio. Le squadre dei vigili del fuoco che per tutta la giornata hanno cercato di riportare la normalità tra strade interrotte, case e aziende allagate. È stata una notte di pioggia fortissima e senza alcuna tregua in Ogliastra. Soprattutto nella zona costiera che da Tortolì porta fino ai centri vicini Girasole e Lotzorai a nord, fino a giungere a Barisardo e Cardedu, e a Tertenia, ai confini con il territorio provinciale di Cagliari.

La pioggia è iniziata poco prima delle 18 ed è andata avanti, incessantemente, fino a alle 6,20. Il violento nubifragio ha provocato allagamenti e disagi nei collegamenti stradali, con detriti lungo l’Orientale sarda sia fra Barisardo e Tortolì, che in direzione Cardedu. Salvate diverse persone da scantinati e piani interrati. Due e tecnici dell'Enel che stavano riparando un guasto della linea di media tensione a Foxi Manna, nella marina di Sarrala, a Tertenia, sono stati travolti da un torrente in piena e sono stati tratti in salvo dai vigili del fuoco. A Tortolì, alle 6, nella zona di san Gemiliano, una donna di 39 anni, ha dato l’allarme. Il seminterrato, dove dormiva con il figlio di 4 anni, era stato invaso dall’acqua. Appena la donna si è alzata dal letto ha sentito l’acqua che arrivava alle caviglie. Lei e suo figlio sono stati tratti in salvo grazie anche all’intervento dei carabinieri della stazione, guidati dal maresciallo Marcello Cangelosi, e degli agenti dei commissariati di Tortolì e Lanusei, al comando del vice questore Leonardo Cappetta.

Numerose le chiamate ai vigili del fuoco che hanno lavorato per tutta la notte nel soccorso di persone in difficoltà a causa degli allagamenti. È stato necessario anche l'intervento di due squadre in assetto fluviale arrivate da Nuoro.

A Barisardo problemi nella marina e all’hotel La Torre, mentre alcune abitazioni si sono allagate nella zona di “Su Crastu”. Allagamenti anche a Tertenia, Girasole e Lotzorai. A Tortolì allagate diverse case a San Gemiliano a Porto Frailis – gli sbalzi dell’energia elettrica hanno causato ingenti danni agli elettrodomestici di diverse abitazioni – e bar e attività commerciali nel viale che porta ad Arbatax. Problemi anche nel quartiere santa Lucia, soprattutto nella via Olbia. La strada per il litorale di Orrì ieri mattina era pina di detriti e un ponticello doveva essere messo in sicurezza. Nella baia di Porto Frailis, nel camping Telis, detriti e uno smottamento dalla strada che sta a monte, pare sia dell’Arbatax park resort, hanno causato danni ingenti. Un imponente pino marittimo si è abbattuto su due case mobili – per fortuna vuote – mentre pietre, terra, detriti e altro, sono poi finite nella struttura e poi verso il mare. Su tutte le furie il titolare del camping Telis, Nello Aversano, che chiede interventi urgenti e parla di danni stimati in circa 100mila euro.

In mattinata ha smesso di piovere, ma in serata le squadre dei vigili del fuoco erano ancora impegnate nei soccorsi di una ventina di abitazioni. I vigili della zona, a cui si sono aggiunte due squadre in assetto fluviale del comando provinciale di Nuoro e i mezzi privati dell'autospurgo, hanno lavorato incessantemente per bonificare le abitazioni allagate: restano ancora una quindicina di interventi da completare nei paesi più colpiti.

A Tortolì è stata allestita una unità di crisi che vede il sindaco Massimo Cannas, i vigili del fuoco, i carabinieri e la polizia municipale. «L'emergenza ora sembra rientrata – dice Cannas – e lavoriamo da stanotte per portare aiuto a chi ha bisogno. Il primo obiettivo è ripristinare la viabilità nelle strade allagate sia in città che fuori. Siamo stati in costante collegamento con la Protezione civile di Cagliari che fortunatamente non prevede altre precipitazioni». Furente l’avvocato Ennio Mascia, che abita in via Matteotti a Tortolì: «Siamo stati lasciati in balia degli eventi atmosferici. Anche in caso di codice giallo si sarebbe dovuto dare un allarme e avremmo preso precauzioni. Avrei chiuso la cantina anche con le paratie e messo le macchine fuori. Invece le pompe non hanno funzionato perché mancava l’energia elettrica e ho rischiato di rimetterci le auto».

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