La Nuova Sardegna

I sogni e i viaggi di Antonello Solinas

I sogni e i viaggi di Antonello Solinas

Da Milano, dove per decine di anni è stato manager di multinazionali farmaceutiche, a Sassari, richiamato dall'affetto per la sua terra. Sassari per la prima volta scopre che Antonello Solinas,...

12 dicembre 2015
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Da Milano, dove per decine di anni è stato manager di multinazionali farmaceutiche, a Sassari, richiamato dall'affetto per la sua terra. Sassari per la prima volta scopre che Antonello Solinas, appesa giacca e cravatta, è un pittore che ha richiamato critici come Ada Masoero del Sole 24ore, che l'ha spinto a far conoscere le sue opere anche fuori dall'Italia. Fino al 13 dicembre 18 tele saranno esposte nella galleria delle Messaggerie Sarde, in piazza Castello. Lavori divisi in gruppi che raccontano la quotidianità, i sogni, i viaggi che hanno colpito l'autore. Il titolo della mostra è chiaro come le sue pennellate : Sogni, cronache e viaggi. Il colore compatto, i tratti netti a volte metafisici, come nel quadro che stigmatizza Sassari e i Candelieri, o la foschia che ammanta 'l'albero di argan' dove le caprette rosa sono appese a brucare su un albero, o 'il trenino di Lisbona', o 'la cattedrale blu', sono le cifre che restano impresse insieme a una vena poetica ma non naïf che evidenzia un lato nel quale i visitatori più sensibili ritrovano se stessi quando riscoprono un oggetto come gli aerei di carta o il cavallucci a dondolo, o una lumaca che cerca l'acqua. Sogni e suggestioni che svaniscono difronte a una realtà dura come 'le conce di Marrakech' da cui schizza la fatica dei giovani piegati a tingere le lane seppure in una perfetta e raffinata cromia.

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