La Nuova Sardegna

Regione, chiusa la vertenza entrate con lo Stato: in arrivo 600 milioni

Raffaele Paci e Francesco Pigliaru
Raffaele Paci e Francesco Pigliaru

L'annuncio del presidente Francesco Pigliaru e dell'assessore al Bilancio Raffaele Paci. Le risorse resteranno nell'isola e non passeranno più da Roma

12 dicembre 2015
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CAGLIARI. Per effetto delle norme di attuazione sull'articolo 8 dello Statuto, alla Sardegna spettano 894 milioni sulla vertenza entrate per gli arretrati dal 2010 al 2014 e per il 2015: 300 milioni sono già stati versati dallo Stato e ne rimangono 594, che verranno versati in quattro anni (circa 150 milioni l'anno a partire dal 2016). Per il 2015 la compartecipazione delle entrate sull'Ires, i giochi, le riserve matematiche e i redditi da capitale valgono oltre 135 milioni di euro.

Ma la vertenza entrate si chiude anche con qualcosa in più: le risorse saranno versate direttamente nelle casse regionali senza passare prima da Roma e quindi l'accertamento sarà più rapido e non sarà più possibile per lo Stato accantonare riserve erariali. Lo schema tecnico di decreto legislativo con le norme di attuazione approvato nei giorni scorsi dalla Commissione paritetica Stato-Regione, presieduta dal deputato Pd, Francesco Sanna, è stato illustrato questo mattina dal presidente della Regione, Francesco Pigliaru, con l'assessore della Programmazione, Raffaele Paci, lo stesso Sanna ed i componenti regionali della Commissione, Alessandro De Martini e Mario Scano.

Ora il documento passerà al vaglio della Giunta che lo dovrebbe approvare definitivamente martedì prossimo, poi in Consiglio per il parere obbligatorio e quindi per il via libera in Consiglio dei ministri.

«Questa storia nasce nel 2005-2006 ed è durata troppo e ha avuto parziale applicazione con le risorse nel 2010 - ha detto Pigliaru - questa Giunta ha preso in mano da subito questa partita per far rispettare diritti acquisiti». Per Francesco Sanna si tratta di «norme impegnative per lo Stato e per la Regione, che potrebbe riscuotere più risorse ai giochi se passerà la norma in legge di stabilità che aumentate le tasse dal 2,5 al 17,5% (la Regione ne incassa i sette decimi, ndr)».

«Si tratta di un risultato importante che ci da certezze sulle risorse - ha sottolineato Paci - Un altro pezzo della storia che sistemiamo dopo l'abolizione del vincolo del patto di stabilità».

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