La Nuova Sardegna

Tempio anticipa tutti aperta la porta santa

di Giampaolo Meloni
Tempio anticipa tutti aperta la porta santa

L’attesa e l’emozione di migliaia di fedeli davanti alla cattedrale di San Pietro Accenno agli scandali in Vaticano da parte del vescovo Sebastiano Sanguinetti

13 dicembre 2015
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INVIATO A TEMPIO. Tre tocchi con il martello d’argento e alle 17.20 in Sardegna è iniziato l’anno giubilare con l’apertura della prima “porta della misericordia” nella Cattedrale di San Pietro a Tempio Pausania, cuore della diocesi di Tempio-Ampurias. Il vescovo Sebastiano Sanguinetti cede all’emozione quando al termine del percorso processionale, partito dalla chiesa di Sant’Antonio, mezzo chilometro più in là, si trova davanti al portone in legno conservato perfettamente nella fattura gotica originale. Un leggero tremore nelle mani quando deve passare il bastone pastorale all’assistente liturgico per impugnare il martello. Duemila persone accalcate nella piazza osservano in silenzio, e subito un grande applauso accompagna la lenta apertura delle ante. Il vescovo si inginocchia, bacia il pavimento e guida il corteo verso l’altare reggendo alto con le mani il libro delle Scritture. Avanti a tutti, i parroci concelebranti, seguiti dalla grande folla. Una celebrazione ordinata, gestita nei dettagli da don Efisio Coni, parroco del Sacro Cuore e responsabile della liturgia.

Conversione e detenuti. Tra i fedeli anche quattro ospiti della casa di reclusione di Nuchis. Hanno avuto un permesso speciale dalla direzione. Il vescovo li saluta durante l’omelia. Poi, al termine della celebrazione, li riceve in privato nella sagrestia. «Siamo qui perché la misericordia riguarda anche noi, impegnati in un percorso di espiazione della pena». Forse il perdono, inteso come punizione per i peccati, lo hanno già ottenuto. Ma la misericordia è altro. È di più, riguarda se stessi e il prossimo. «Il passaggio della porta comporta due significati – spiega il vescovo –: impegnarci nella conversione personale e rivestirci di atteggiamenti di misericordia verso i nostri fratelli. La misericordia non è un atto meccanico, è apertura del cuore al cambiamento, alla giustizia, alla dignità della persona, al rispetto». Una porta della misericordia – preannuncia il vescovo – sarà aperta anche nel carcere di Nuchis.

Nessun esente. La necessità di passare la porta santa è un bisogno che riguarda tutti. Sono trascorsi cinquant’anni dal Concilio Vaticano II, che ritenne la Chiesa bisognosa di purificazione perché macchiata dal peccato. Oggi le cose non stanno diversamente. Monsignor Sanguinetti è chiaro. «Noi cristiani dobbiamo imparare a fare autocritica, non possiamo solo puntare il dito verso gli altri». Precisa: «I primi a metterci in discussione saremo noi, con una giornata giubilare che ci siamo riservati». La Chiesa ha bisogno di misericordia, aggiunge il vescovo. «Viviamo tempi di scandali e comportamenti contrari al dettato evangelico». Questo riguarda tutti. «La misericordia ha valenza sociale, deve essere orientata all’equità, non al buonismo moralistico ma a promuovere atteggiamenti contro l’ingiustizia e i pregiudizi».

L’inclusione. Richiama i cattivi comportamenti contro l’ambiente e cita l’enciclica di Papa Francesco “Laudato sì”. Ma il vescovo non trascura le ferite dell’uomo sull’uomo. «Come Chiesa diocesana dobbiamo interrogarci su quali distanze superare e quali barriere abbattere». Indica anche la strada. «Siamo e dobbiamo essere una Chiesa in uscita verso le periferie umane, i migranti, i poveri, le famiglie che non sanno come campare». Monsignor Sanguinetti parla di aiuto reciproco e si rivolge anche a chi credente non è: «Le differenze non devono produrre scontro, ma integrazione. La laicità include le differenze».

Le iniziative. La diocesi di Tempio-Ampurias sta destinando otto appartamenti per l'accoglienza, per 30 posti letto. Per i poveri ha in progetto due “cittadelle della carità»: una già avviata a Tempio, l’altra in preparazione a Olbia. Trecento persone frequentano i negozi di assistenza allestiti. Con l’8 per mille la Diocesi ha investito un milione.

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