La Nuova Sardegna

Consiglio regionale, chiusa l'inchiesta bis sui fondi ai gruppi: 46 rischiano il processo

di Mauro Lissia
Il pm Marco Cocco
Il pm Marco Cocco

L’accusa formulata dal pm Marco Cocco è di peculato aggravato: contestazioni più pesanti per chi era presidente o tesoriere. Quasi tutti sono esponenti del centrosinistra. Nell’elenco anche l’Udc e il Partito sardo d’Azione

17 dicembre 2015
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CAGLIARI. L’indagine-bis sui fondi ai gruppi è chiusa e nella politica sarda c’è aria di terremoto: per 46 consiglieri ed ex consiglieri regionali si profila la richiesta di rinvio a giudizio con l’accusa di peculato aggravato, la stessa che ha già condotto a sei condanne e tre patteggiamenti.

Rispetto all’elenco diffuso nella prima fase dell’indagine scompaiono quattro nomi, tutti del Pd: sono Francesco Sanna (difeso da Anna Maria Busia), Giuseppe Luigi Cucca, Eliseo Secci e Marco Espa (difesi da Giuseppe Macciotta e Fabio Pili) che sono riusciti a dimostrare di non aver speso impropriamente i fondi del gruppo politico.

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Restano impantanati nel procedimento gli altri ventotto, cui si aggiunge Francesca Barracciu che è già a giudizio. Hanno ricevuto il provvedimento 415 bis anche dodici onorevoli che fanno capo all’Udc più altri tre del Psd’az.

Compaiono infine due nomi nuovi: quello di Giovanni Tocco (Pd) cui il pm Marco Cocco contesta l’uso illegale di 17 mila euro e quello di Tarcisio Agus (Pd) che deve rispondere di 4509 euro. Mentre Beniamino Scarpa, già condannato a quattro anni e mezzo, dovrà tornare davanti al giudice così come due esponenti del Pd - Giommaria Uggias e Carmelo Cachia - sono già a giudizio pubblico davanti alla prima sezione del tribunale, con altri dodici imputati.

Ricompaiono poi con nuove contestazioni sempre legate all’uso improprio del denaro pubblico Sergio Marracini, i fratelli Vittorio e Alberto Randazzo, Salvatore Amadu e Vittorio Renato Lai, tutti già sotto processo tranne Lai che è stato assolto.

Tra i nomi di maggiore notorietà quelli del parlamentare quartese Marco Meloni e del deputato ed ex segretario regionale Silvio Lai, del potente politico di Villacidro Siro Marrocu, dell’ex presidente del consiglio regionale Giacomo Spissu, del presidente del Consorzio industriale di Cagliari e sindaco di Sarroch Salvatore Mattana, del sindaco di Alghero Mario Bruno, del grande neurofarmacologo Gianluigi Gessa, dell’avvocato sassarese Sergio Milia e del potente leader dell’Udc Giorgio Oppi.

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L’inchiesta è arrivata al capolinea dopo un lavoro monumentale svolto dai Carabinieri e dalla Guardia di Finanza della sezione di polizia giudiziaria. Sono stati esaminati conti correnti, tabulati di carte di credito, bancomat, conti generali dei gruppi consiliari e ogni movimento di denaro è stato tracciato dagli investigatori, che hanno cercato di scoprire la destinazione. Con un dato che fatica ad essere compreso: in mancanza di un riscontro concreto sullo scopo della spesa l’accusa di peculato scatta automaticamente, perché la legge e una serie di pronunciamenti della Corte di Cassazione stabiliscono che l’impiego di ogni euro pubblico dev’essere giustificato in modo puntuale e coevo, vale a dire con precisione e subito.

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Finora, nei vari processi conclusi e in corso, la maggior parte degli onorevoli ha sostenuto di non aver rendicontato le spese perché la presidenza del consiglio regionale non richiedeva i giustificativi. Come dire che almeno una parte dei consiglieri delle legislature 13 e 14 si trova nei guai giudiziari indipendentemente dalla destinazione dei soldi spesi e contestati. Alcuni onorevoli hanno ricevuto contestazioni più pesanti perché svolgevano il ruolo di presidenti o di tesorieri dei gruppi.

Ma vediamo quali sono le somme sulle quali la Procura ha chiesto spiegazioni e per le quali altri 46 consiglieri regionali rischiano il giudizio.

Ecco di seguito l’elenco: Antonio Biancu (96.816 euro), Giuseppe Cuccu (170.084), Mariuccia Cocco (48.000), Giovanni Giagu (23.600), Marco Meloni (32.000), Francesco Sabatini (56.000), Simonetta Sanna (42.000), Giommaria Uggias (28.000), Carmelo Cachia (35.000), Gavino Manca (52.000), Siro Marrocu (174.567), Antonio Calledda (275.517), Angelina Corrias (79.911), Vincenzo Floris (82.087), Giuseppe Matteo Pirisi (78.298), Renato Cugini (70.395), Silvio Bachisio Lai (81.585), Giovanni Battista Orrù (80.181), Giacomo Spissu (79.262), Alberto Sanna (83.607), Nazareno Pacifico (94.164).

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Salvatore Mattana (79.366), Giovanni Tocco (17.000), Tarcisio Agus (4.509), Luigi Beniamino Scarpa (25.020), Mario Bruno (116.449), Gian Luigi Gessa (42.726), Elia Corda (39.386), Alessandro Frau (54.737), Stefano Pinna (42.915), Antioco Chicco Porcu (172.173). Poi il Psd’az: Giacomo Sanna (50.000), Cristian Solinas (5.000) ed Efisio Planetta (79.000). Infine l’Udc: Giorgio Oppi (112.000), Andrea Biancareddu (90.000), Ignazio Cuccu (12.000), Sergio Milia (90.000), Sergio Marracini, Antonio Cappai, Sergio Obinu e Roberto Capelli.

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