La Nuova Sardegna

L’arte dei Sapiens per il museo “Sassu”

L’arte dei Sapiens per il museo “Sassu”

Il gruppo di artisti sassaresi sabato in azione con la mostra “Tutti giù per terra”

18 dicembre 2015
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THIESI. “Tutti giù per terra” è il titolo giocoso della mostra che i Sapiens Sapiens, un gruppo di 14 artisti sassaresi allestiranno al Museo Sassu di Thiesi. Il gruppo nasce nel novembre del 2014 ed ha lo scopo di voler attivare un confronto e dialogo continuo, attraverso la realizzazione di mostre, performances e installazioni. Un gruppo consapevole delle sue diversità, stilistiche e personali, lavorando a gomito a gomito cercano di sviluppare una sorta di “poetica di gruppo”, non riconducibile alle individualità.

E’ l’azione che li accomuna come quella che metteranno in campo a Thiesi. Insieme occuperanno gli spazi del Museo Sassu “tutti giù per terra”. Daranno respiro ed aria nuova ad un luogo, che per vari e variegati motivi non riesce a tenere le porte aperte. Un’azione artistica, con una valenza etica, che questo gruppo persegue col proprio agire.

Nel loro nome è insita la loro poetica. L’homo sapiens è un animale sociale che crea complesse strutture comunitarie composte da gruppi in cooperazione o competizione; introduce una larghissima varietà di tradizioni e rituali; è abile nell’utilizzo di sistemi di comunicazione e di strumenti. Ecco, è proprio questo che: c053gl@Vi5t3 (Danilo Sini), Giuseppe Flore, Max Mazzoli, Gianni Nieddu, Pastorello (Giovanni Manunta), Bruno Petretto, Enrico Puggioni, Gianni Ruggiu, Giulia Sale, Josephine Sassu, Giulia Sini, Antonella Spanu, Pino Squintu e Giorgio Urgeghe, faranno.

Con la pittura, le installazioni, immagini in movimento, per provocare un dialogo con lo spazio che li ospita. Ma allo stesso tempo si metteranno in rete loro stessi, creando un percorso espositivo. Due saranno i momenti che caratterizzano la giornata del 19 dicembre: alle 10 del mattino un convegno vedrà dialogare tra di loro il sindaco Gianfranco Soletta, l’assessore al Turismo regionale Francesco Morandi, l’assessore comunale alla cultura Salvatore Tanca, la presidente della Fondazione Sassu Antonella Mele, lo scrittore e docente Giovanni Follesa, l’artista pittore Giovanni Manunta Pastorello, il curatore del progetto Stefano Resmini, con il coordinamento del redattore capo della “Nuova Sardegna”, Francesco Pinna.

Alle 17 ci sarà l’incontro e la visita della mostra coi Sapiens Sapiens. Una sfida ed una proposta voluta dall’ Amministrazione Comunale, conscia di possedere un luogo di cultura da valorizzare. Riconoscendo il giusto tributo ad un suo illustre “concittadino” Aligi Sassu, che nel paese natio del padre ha lasciato opere pubbliche di rilevante importanza. La pittura muraria “I Moti Angioiani”inglobata nell’auditorium per essere protetta e la grande ceramica “La vita e la natura” che decora una scuola di Thiesi. Opere per essere godute e fruite da tutti, come le 120 opere grafiche, donate da parenti e dagli eredi Sassu, che costituiscono il corpo del Museo. Il Museo per definizione è il luogo dove si raccolgono tesori artistici. Ma per non impolverarsi necessita di confronto, di dialogo.

Con la sua funzione mimetica e trasformativa l’arte si deve intromettere, si insinua nella realtà sino a contagiare a favorire mescolamenti e contaminazioni. Se il contemporaneo ha la facoltà di spiazzare, riesce anche però a farci pensare a dialogare.

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