La Nuova Sardegna

Il caso Budelli in Procura: esposto di Mauro Pili

di Serena Lullia
Il caso Budelli in Procura: esposto di Mauro Pili

Il parlamentare di Unidos: inspiegabile la proroga sul pagamento data ad Harte. Uras (Sel) attacca: il ministro dica se vuole cedere la nostra identità ai magnati

21 dicembre 2015
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LA MADDALENA. Il caso Budelli arriva sul tavolo della procura di Tempio. Il deputato di Unidos, Mauro Pili, ha inviato una segnalazione sulle vicende che ruotano intorno all'isola rosa. In particolare dopo la proroga di 70 giorni ottenuta dal banchiere Michael Harte per completare l'acquisto del paradiso maddalenino. Sabato sono scaduti i 60 giorni stabiliti dal tribunale per versare 3 milioni di euro, la cifra con cui Harte si era aggiudicato Budelli nel 2013. «Se fosse confermata questa proroga saremo di fronte a un evidente favore speculativo, illegittimo e deprecabile – attacca Pili – . È fin troppo chiaro che sarebbe funzionale solo ed esclusivamente a un piano speculativo. Con questa proroga si subordina l’acquisto a un valore, quello immobiliare, e non all’aspetto naturalistico tanto dichiarato e sbandierato». A guidare la richiesta di proroga di Harte, l’esigenza di conoscere il giudizio della Regione sul Piano del Parco, lo strumento di pianificazione che contiene anche delle novità per Budelli. Il documento inviato a Cagliari prevede due livelli di tutela per l’isola. Parziale, come votata a metà ottobre dal Consiglio direttivo. Totale, come stabilito durante una contestata successiva votazione.

Sulla proroga Pili annuncia anche una interpellanza urgente al ministro della Giustizia. «È evidente il perché della proroga – aggiunge Pili – . Se la Regione mi fa speculare con volumetrie aggiuntive compro, altrimenti no. Il progetto presentato furtivamente al ministero dell'Ambiente era stata la conferma di un piano edilizio, non certo di un progetto naturalistico ambientale. Le suite ricavate dai vecchi ruderi sono il più evidente obiettivo di questo vergognoso progetto speculativo. Spero solo che la magistratura intervenga».

E anche Luciano Uras, senatore di Sel, va all’attacco. «Dica il ministro dell'Ambiente se intende sacrificare, insieme all’inestimabile valore di Budelli, l'identità paesaggistica e naturalistica della Sardegna agli interessi personali di uno dei tanti magnati della finanza internazionale – afferma –. Mi pare che su questa questione il ministero abbia già fatto troppi pasticci. Il Parlamento aveva stabilito che al Parco spettasse esercitare il diritto di prelazione e per questo aveva assegnato tre milioni di euro. L’ente aveva conseguentemente proceduto. Poi un inspiegabile insieme di incertezze sulla definizione del piano di assetto del Parco ha messo in discussione la proprietà pubblica del bene paesaggistico/culturale. Ora il Piano esiste con una doverosa tutela integrale». Uras non risparmia critiche al ministero. «Mi chiedo perché, piuttosto che impegnare tempo e attenzioni all’acquirente di Budelli – aggiunge –, il ministro non si occupi delle mancate bonifiche nello specchio acqueo dell’ex arsenale, perché non solleciti le competenze del Governo e della Regione per intervenire sul degrado delle strutture ricettive e della struttura portuale realizzate con imponenti finanziamenti pubblici in previsione del G8 del 2009».

Sintetico ma tagliente il commento del sindaco Luca Montella. «Seguo con attenzione questa vicenda – dice –. Farò le mie valutazioni se e quando atterreranno le carte in Comune. Carte che, per ora, sono in volo per destinazioni sbagliate».

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