La Nuova Sardegna

lutto cittadino

I rintocchi nel silenzio tutto il paese si è fermato

I rintocchi nel silenzio tutto il paese si è fermato

INVIATO A BOTTIDDA. Serrande abbassate, uffici chiusi, un silenzio doloroso che ritmicamente viene interrotto dai rintocchi della campana. È spenta Bottidda, ferma, sembra quasi non respirare. In...

24 dicembre 2015
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INVIATO A BOTTIDDA. Serrande abbassate, uffici chiusi, un silenzio doloroso che ritmicamente viene interrotto dai rintocchi della campana. È spenta Bottidda, ferma, sembra quasi non respirare. In giro non si vede praticamente nessuno, un’auto ogni tanto che passa lentamente come se l’ordine fosse quello di non disturbare con il rombo dei motori.

«È una tragedia che pesa su tutta la comunità – dice il signor Giovanni – che attraversa di fronte al Comune per tornare a casa per pranzo. Vede, è come se siamo morti tutti».

Anche al parco intitolato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, inaugurato dal Comune nel mese di giugno di un anno fa, il campetto in erba sintetica è vuoto, nessuno anche nel prato dove sono stati sistemati i giochi. Davanti alla chiesa della Beata Vergine del Rimedio mazzi di fiori poggiati alle pareti. Vuote le vie del piccolo centro del Goceano. É lutto cittadino come disposto dal sindaco Daniele Cocco che ha chiesto «silenzio, rispetto e sentimenti di vicinanza ad Adriano e ai suoi cari».

Cancellate le manifestazioni programmate per questi giorni, anche il torneo a scopo benefico promosso dal Lions Club Goceano che - tra l’altro - riuniva diversi comuni del Goceano. Da Bono a Burgos, fino a Illorai, il paese di Antonella: l’aveva lasciato per prendere casa a Bottidda dopo il matrimonio con Adriano. Una gioia concentrata in pochi anni, in continua evoluzione: il fidanzamento nel 2011, il matrimonio nel 2012, poi la nascita di Davide, il primo compleanno festeggiato appena cinque mesi fa.

L’incidente di lunedì sera sulla Nuoro-Macomer ha distrutto tutto in un attimo. Lo schianto della Polo di Antonella Galistu con la Saab condotta da Giacomo Orritos, 24 anni di Bono che secondo le prime risultanze delle indagini della polizia stradale del comando provinciale di Nuoro - per cause ancora da accertare con esattezza - avrebbe invaso la corsia opposta centrando in pieno la Polo. Un impatto devastante che ha spento per sempre la vita della giovane mamma e del suo bambino.

Il ragazzo di Bono è indagato per omicidio colposo, le indagini saranno completate nei prossimi giorni con gli ultimi accertamenti tecnici e le testimonianze di chi ha assistito all’incidente.

Il Goceano unito nel lutto, stretto in una tragedia che ieri ha spinto il vescovo di Ozieri Corrado Melis a richiamare più volte «alla riflessione, al rispetto della vita».©RIPRODUZIONE RISERVATA

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