La Nuova Sardegna

CAGLIARI. È stata annullata prima di Natale, in autotutela, la procedura a evidenza pubblica per la nomina del direttore generale dell’agenzia agricola Agris Sardegna, avviata a ottobre. La decisione è stata assunta all’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, con un decreto firmato il 21 dicembre. Sono necessarie «nuove direttive» per l’assegnazione dell’incarico, i cui requisiti sono previsti dalla legge regionale 13 del 2006 con cui sono state istituite le tre agenzie agricole Agris (per la ricerca), Laore (per l’attuazione dei programmi regionali in campo agricolo e per lo sviluppo rurale) e Argea (per la gestione e l’erogazione degli aiuti in agricoltura). L’assessore ha ritenuto di dover «meglio definire le fattispecie di incarichi dal cui svolgimento deriva l’idoneità alla nomina di direttore generale negli enti/agenzie regionali» e di dare «ulteriori indicazioni per una maggiore diffusione e pubblicità alla procedura di evidenza pubblica» per la scelta.

Da mesi Agris è senza direttore generale, nonostante il regolare bando per raccogliere manifestazioni d’interesse. Il problema è stato segnalato la scorsa settimana dai sindacati, in particolare da quello dei dirigenti regionali Sdirs, dalla Uil e dalla Cisl Funzione pubblica. I criteri di nomina indicati nel bando avevano suscitato polemiche e il sospetto che si volesse derogare alle norme, come denunciato in un’interrogazione depositata a fine ottobre dal consigliere regionale di Forza Italia, Oscar Cherchi, assessore dell’Agricoltura della Giunta Cappellacci nella scorsa legislatura. Secondo l’esponente dell’opposizione un passaggio del bando sembrava consentire la possibilità di conferire l’incarico di direttore generale a persone senza la qualifica di dirigente della pubblica amministrazione.