La Nuova Sardegna

Cade in un fiume e muore, la scoperta il giorno dopo

di Luciano Onnis
Cade in un fiume e muore, la scoperta il giorno dopo

Gesturi, pensionato di 78 anni era andato in campagna per fare legna Il decesso avvenuto il pomeriggio di San Silvestro, ma nessuno se n’era accorto

02 gennaio 2016
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GESTURI. Tragedia di fine anno nelle campagne di Gesturi, scoperta solo ieri mattina. Un pensionato di 78 anni, Beniamino Massa, è morto dopo essere scivolato dentro un piccolo ruscello e aver battuto la testa su una roccia semisommersa. Rimasto privo di sensi in seguito al trauma cranico, l’uomo sarebbe morto per ipotermia, come risulta dal referto del medico intervenuto sul posto su richiesta dei carabinieri. Nessun dubbio che si sia trattato di una disgrazia.

La tragedia risale al pomeriggio del 31 dicembre, ma solo ieri il vicino di terreno della vittima si è accorto del corpo senza vita del pensionato riverso nel rio Candiano. Secondo gli accertamenti effettuati dai carabinieri del paese e del nucleo operativo della compagnia di Sanluri, diretti dal capitano Giovanni Mureddu, Beniamino Massa era andato nel primo pomeriggio del 31 a fare un po’ di legna nel suo terreno ai piedi della Giara, in località Candiano.

Per cause impossibili da accertare il pensionato avrebbe perso l’equilibrio, forse mentre cercava di attraversare il fiumiciattolo passando sopra le pietre affioranti. Nella caduta ha battuto la testa contro una delle rocce, rimanendo esanime fra pietre e acqua. Un vicino, andando via dalla campagna, aveva notato un giubbotto appeso al ramo di un albero nel terreno di Beniamino Massa, ma non se ne era curato, pensando che il pensionato fosse sicuramente lì per fare un po’ di legna, come tante altre volte. Ma ieri mattina, nel ritornare nella sua campagna, ha rivisto il giubbotto ancora appeso all’albero e si era insospettito. Ha quindi chiamato a voce alta il suo confinante, ma non ottenendo risposta è andato ad accertarsi che fosse ancora lì. E ha fatto la scoperta della ormai avvenuta tragedia. Si è avvicinato il più possibile all’uomo riverso nel fiume e ha capito che per l’anziano compaesano non c’era più niente da fare. Immediatamente ha avvisato i carabinieri del paese e nelle campagne di Candiano è arrivata una prima pattuglia, seguita da altre del nucleo radiomobile e operativo della compagnia di Sanluri.

Preso atto che l’uomo riverso nel ruscello era sicuramente morto, sono state attivate le procedure di legge. Prima di tutto è stato chiamato il medico legale per confermare l’avvenuto decesso e possibilmente indicarne la causa.

Nessun dubbio. Beniamino Massa è morto per l’ipotermia sopraggiunta dopo essere rimasto in acqua a lungo dopo l’accidentale caduta. La scoperta è stata ritardata per fortuite concomitanze. Uno dei figli di Beniamino Massa e che abitano con lui era a Isili dalla madre; un altro aveva passato la serata fuori casa e non aveva fatto caso, nel rientrare a tarda notte, che il padre non era nel suo letto a dormire.

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