La Nuova Sardegna

Festeggia il Capodanno sparando per strada

di Gian Carlo Bulla
Festeggia il Capodanno sparando per strada

Escalaplano, una fucilata ha raggiunto il portone della casa di una anziana I carabinieri arrestano un trentenne: sequestrati detonatori e cartucce

03 gennaio 2016
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ESCALAPLANO. Ha trascorso la serata di San Silvestro in famiglia, poi, allo scoccare della mezzanotte, per festeggiare l’arrivo del nuovo anno, ha impugnato una doppietta calibro 16, illegalmente detenuta, con matricola cancellata e con la canna e la bascula modificate per rendere più comodo il trasporto e l’occultamento, caricata a pallettoni, e ha esploso almeno due colpi. Uno dei due ha accidentalmente colpito, danneggiandolo, il portone di ingresso dell’abitazione, al centro storico, dove vive una pensionata di settant’anni.

I carabinieri della stazione, coordinati dal luogotenente Gianfranco Cocco hanno avviato le indagini per identificare l’ignoto sparatore dopo aver notato nel portone i fori provocati dai pallettoni durante un servizio di controllo del territorio a fini preventivi disposto dal capitano Giuseppe Merola, comandante della compagnia di Ierzu. In poche ore i militari sono riusciti ad individuare il colpevole che poi ha ammesso ogni responsabilità riconoscendo di aver fatto una ragazzata. Si tratta di un incensurato di trent’anni di Escalaplano del quale non sono state fornite le generalità.

Nell’abitazione del giovane i carabinieri hanno rinvenuto oltre al fucile, 5 cartucce calibro 16 e 3 detonatori in perfetto stato di conservazione. Il fucile, le munizioni e i detonatori illegalmente detenuti sono stati posti sotto sequestro. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di porto abusivo di arma da fuoco, detenzione abusiva di armi, accensioni ed esplosioni pericolose, ricettazione, detenzione illegale di arma clandestina modificata e danneggiamento aggravato. Al termine delle formalità di rito, l’arrestato, così come disposto dal magistrato di turno, in attesa del processo che si svolgerà col rito direttissimo, è stato accompagnato nel carcere di Uta.

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