La Nuova Sardegna

La bollette di Abbanoa sotto la media nazionale

di Alessandro Pirina
La bollette di Abbanoa sotto la media nazionale

In Sardegna è applicata una tariffa unica: una famiglia spende 270 euro all’anno La città più economica d’Italia è Milano, a Pisa e Siena si paga tre volte di più

06 gennaio 2016
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SASSARI. Farsi una doccia o annaffiare il giardino costa di più in Sardegna rispetto a Milano o a Roma, ma non è l’isola la regione d’Italia con l’acqua più cara. A pagare le bollette più alte sono infatti i pisani, seguiti da senesi e grossetani. Insomma, in Toscana l’acqua si paga a peso d’oro. Circa 150 euro in più di quanto viene sborsato ogni anno dai sardi. Che, però, a loro volta, ne spendono 160 in più dei milanesi. Anche sull’acqua, dunque, si registra un’Italia a diverse velocità. Senza dislivelli tra nord e sud, ma con costi dell’acqua a macchia di leopardo. Con enormi differenze anche all’interno della stessa regione.

Il gestore unico. Non è il caso della Sardegna, però. Nell’isola, infatti, la tariffa per l’acqua è uguale in tutte le province. La creazione di un gestore unico, Abbanoa, ha fatto sì che anche le tariffe fossero unificate. E così nel 2015 una famiglia sarda formata da tre persone che ha consumato 150 metri cubi di acqua ha pagato una bolletta di poco più di 270 euro. Una cifra leggermente più bassa della media nazionale, che si attesta sui 276 euro. Ben 59 euro in più di quattro anni prima. Tra il 2011 e il 2015, infatti, le bollette dell’acqua sono aumentate del 22 per cento: da 217 euro ad appunto 276.

Milano la meno cara. Una stangata rispetto alla ricca Milano, che invece vanta l’acqua più economica d’Italia. All’ombra del Duomo una famiglia di tre persone per gli stessi consumi spende appena 106 euro all’anno. Tariffe molto basse anche a Campobasso (119 euro), Catania (136), Imperia (140) e Caserta (144).

A Pisa acqua a peso d’oro. È la Toscana la regione con le bollette più alte. A guidare la classifica della province più care c’è Pisa, dove si spendono 441 euro per un consumo di 150 metri cubi all’anno. Seguono Grosseto e Siena, appaiate a quota 435, Carissime anche Firenze, Pistoia, Prato, Arezzo. La più economica è Lucca, dove le tariffe - 281 euro - sono comunque più alte della Sardegna. Bollette esagerate anche a Frosinone (431 euro), Enna (419), Pesaro e Urbino (417).

Le altre città. L’indagine effettuata dal Centro ricerche di Federconsumatori per il Sole 24 Ore ha analizzato tutte le città italiane. La media nazionale delle tariffe è di 276 euro, tra le più basse a livello europeo, un terzo di quelle francesi e un quarto delle tedesche. Tra le grandi città la più cara è Firenze, ma sono sopra la media anche Genova (353 euro) e Bari (304). Al di sotto dei 276 euro sono Torino (260), Bologna (244), Roma (231), Palermo (227), Venezia (216), Verona (215), Napoli (195). Una classifica che si chiude con Milano, che ha l’acqua più economica.

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