La Nuova Sardegna

La solidarietà degli operai all’incatenato

La solidarietà degli operai all’incatenato

SAMATZAI. Prosegue il pellegrinaggio di solidarietà alla Italcementi di Samatzai per sostenere la guerra solitaria che, Silvano Barabino, operaio di 58 anni di una impresa d'appalto che lavora all'in...

07 gennaio 2016
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SAMATZAI. Prosegue il pellegrinaggio di solidarietà alla Italcementi di Samatzai per sostenere la guerra solitaria che, Silvano Barabino, operaio di 58 anni di una impresa d'appalto che lavora all'interno della fabbrica e che ha passato le feste natalizie incatenato ai cancelli dello stabilimento. Il giorno dopo Natale aveva ricevuto la visita di solidarietà degli operai dell’Alcoa di Portovesme, il 2 gennaio quella della fanfara dei bersaglieri in pensione della sezione di Domusnovas, ieri è stata la volta di una delegazione di lavoratori della Eurallumina di Portovesme. L’operaio conduce dallo scorso 13 dicembre una battaglia solitaria e non intende smettere finchè non gli sarà restituito il posto di lavoro, come peraltro decretato dal giudice del tribunale civile di Cagliari. Licenziato dalla ditta d’appalto che lavora all’interno della cementeria l’operaio in lotta, sposato e con figli, non è stato ancora reintegrato nel l lavoro per alcuni contenziosi che persistono fra lui e ditta di appartenenza, la Abate Costruzioni di Porto Empedocle. La diatriba è finita poi in tribunale, con l’ordine del giudice di reintegro di Barabino. Cosa che non è però avvenuta e così l’operaio è passato alla clamorosa contestazione, incatenandosi ai cancelli della cementeria. (l.on)

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