La Nuova Sardegna

«Drammi di coppia, ma per ridere»

di Roberta Sanna
«Drammi di coppia, ma per ridere»

Pino Quartullo porta in tournée in Sardegna la commedia “Qualche volta scappano”

11 gennaio 2016
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«Il titolo originale era Toutou. Io ho scelto Qualche volta scappano. Perché ad ognuno di noi sarà capitato in un momento della vita di voler fuggire. La cosa singolare è che qui è un cane a scappare». Pino Quartullo, protagonista insieme con Rosita Celentano, al suo debutto sulla scena, e ad Attilio Fontana, parla della commedia che questa settimana apre gli appuntamenti del Cedac, giovedì 14 a Palau, venerdì a Tempio e sabato a San Gavino Monreale.

«È una commedia nuova, brillante e molto divertente. Contrariamente a quello che succede quando sono crudeli esseri umani ad abbandonare i cani, stavolta è il cane che abbandona la coppia dei padroni. Mi sono piaciute le sottili ambiguità, le metafore e le allusioni che si nascondono dietro la fuga del cane, quando i padroni entrano in crisi e cominciano a interrogarsi sulle motivazioni di questo abbandono, ma anche, inevitabilmente, su se stessi e sui loro comportamenti. Scoprono così cose nuove l’uno dell’altra».

Dall’originale francese degli autori Agnés e Daniel Besse, Quartullo ha curato adattamento e regia ambientando la commedia in Italia, a Milano, traducendo le battute brillanti e divertenti, un po’ alla Woody Allen, i colpi di scena e i ribaltamenti, e le reazioni ricche di stati d’animo, dalla rabbia, al divertimento, al pianto. «Mi ricordava un certo malessere di Pinter – spiega Quartullo – Contiene insomma un po’ della commedia francese, di quella inglese, di quella americana. E anche un po’ di quella italiana, anche se questa non è una commedia scritta per far ridere con i dialetti, come fa spesso la nostra, ma che fa ridere con i contenuti. Perché riesce a far riconoscere il pubblico sia nei due padroni impazziti d’amore per il loro animale, sia nel terzo personaggio, l’amico che viene a trovarci, e che è anche l’elemento dirompente, che peggiora le cose, con certi scheletri nell’armadio che riaffiorano. Un personaggio che guarda con critica e sospetto la coppia che è molto cambiata da quando ha il cane, perché capita molto spesso di essere condizionati da un animale domestico, modificando completamente le abitudini. In questo è interessante il viaggio nel mondo delle coppie che hanno animali in casa, per la loro ossessione, mania, amore, a volte esagerata, che a volte surroga i figli o altre carenze affettive». «Ho scelto due attori – aggiunge – che fossero una novità, non già visti in altre commedie. Sono stato direttore artistico per alcuni anni e il pubblico vuol vedere qualcosa di nuovo rispetto agli attori e anche ai titoli più famosi. Così ho pensato a due nomi abbastanza famosi ma nuovi al teatro. Come Rosita, che debutta sul palcoscenico a cinquanta suonati, una scommessa che lei ha vinto brillantemente perché ha riscosso un grande successo personale, e Attilio Fontana che parte come cantante – ha fatto musical importantissimi con Dalla, Lorella Cuccarini, è stato il protagonista di “Hair”, l’ho visto a “Tale e quale” ed era straordinario. Qui è buffo, comico, quasi un caratterista, che prende molti applausi, anche con una certa “invidia” da parte mia. Con lui e con Rosita, che non per niente si chiama Celentano, e visto che anch’io sono un attore che canta, abbiamo inserito momenti di canto, piccole sorprese per il pubblico».

Lo spettacolo, già in tournée dalla Calabria al Veneto, verrà ripresa la prossima stagione. Intanto Quartullo è impegnato in un’altra commedia francese, “Le Patè de la maison” con Sabrina Ferilli. «Io faccio la parte di suo fratello di destra. A febbraio saremo al Teatro Sistina», racconta l’attore, che rivedremo a breve su Rai 3 come protagonista della quarta puntata di “Coliandro, il ritorno”, nel ruolo di un commercialista spacciatore, e la prossima primavera su Canale 5 nel cast della nuova fiction con la Ferilli «Rimbocchiamoci le maniche».

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