La Nuova Sardegna

La bimba era nata viva forse poteva salvarsi

di Luca Fiori
La bimba era nata viva forse poteva salvarsi

Primi risultati dell’autopsia sul corpicino della piccola partorita nel tugurio La madre trentenne resta indagata con l’accusa di infanticidio

12 gennaio 2016
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. La bimba di Santa Maria Coghinas, partorita il giorno dell’Epifania in un tugurio senza luce né acqua, probabilmente è nata viva e forse qualcuno avrebbe potuto salvarla.

È l’ipotesi su cui, sin dalle ore successive alla tragedia, sta lavorando la Procura della Repubblica di Sassari, che cinque giorni fa ha iscritto nel registro degli indagati, con l’accusa di infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale connesse al parto, la madre trentenne della piccola.

Il procuratore capo Paolo Piras e il sostituto Maria Paola Asara ieri hanno aggiunto un altro tassello a quella che sta diventando, giorno dopo giorno, quasi una certezza. Ieri pomeriggio l’autopsia effettuata sul corpo della piccina dal medico legale Salvatore Lorenzoni, nell'Istituto di Patologia forense dell'Università di Sassari, ha escluso infatti quasi con certezza che si sia trattato di una morte intrauterina, così come non sarebbero emersi segni di violenza.

Il decesso della bimba dovrebbe essere avvenuto dunque durante il parto o negli istanti immediatamente successivi. Momenti drammatici in cui la madre, sola in casa con il compagno, non avrebbe ricevuto l’assistenza adeguata. I medici e gli inquirenti potranno essere però più precisi solo in seguito a una serie di indagini anatomopatologiche che saranno effettuate entro il 31 gennaio. La data è stata fissata dal procuratore capo Paolo Piras, come termine ultimo per conoscere la reale causa del decesso. La Procura ha deciso inoltre di non rilasciare il nulla osta per restituire ai familiari la piccola salma, che resterà a disposizione dell'autorità giudiziaria ancora per qualche giorno per consentire al medico legale di effettuare altri accertamenti. I magistrati attendono inoltre di conoscere l'esito della tac total body effettuata i giorni scorsi sul corpicino della bimba. La tragedia si era verificata la mattina del 6 gennaio all’interno del tugurio in cui la donna viveva insieme al compagno di vent’anni più grande. A metà mattina la donna, che aveva riferito ai soccorritori di non sapere di essere incinta, aveva iniziato il travaglio in casa. Quando il compagno aveva chiesto aiuto ai vicini di casa era già troppo tardi. A Santa Maria Coghinas si erano precipitati i medici del 118, ma ogni tentativo di rianimare la neonata era stato vano. La madre era stata trasportata d’urgenza a Sassari e ricoverata per qualche giorno nel reparto di Ginecologia. Ora lei e il suo compagno saranno ospitati in una casa della parrocchia, in attesa di prendere possesso di un’abitazione messa a disposizione da alcuni compaesani.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
La mappa

Sardegna 15esima tra le regioni per reddito imponibile, Cagliari la città “più ricca”

Le nostre iniziative