La Nuova Sardegna

la petizione

La Cucinotta con Chiara Vigo: «Salviamo il bisso marino»

La Cucinotta con Chiara Vigo: «Salviamo il bisso marino»

SANT’ANTIOCO. Maria Grazia Cucinotta ha lanciato una petizione su Change.org per chiedere di salvare l'arte e le opere di Chiara Vigo, «maestro di bisso marino». Si legge nella petizione lanciata...

19 gennaio 2016
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SANT’ANTIOCO. Maria Grazia Cucinotta ha lanciato una petizione su Change.org per chiedere di salvare l'arte e le opere di Chiara Vigo, «maestro di bisso marino». Si legge nella petizione lanciata dall’attrice: «In Sardegna, nel Sulcis, da sempre vive una donna singolare: Chiara Vigo, depositaria di un antico sapere detenuto dalla notte dei tempi dalla sua famiglia e legato ad una fibra unica e rara, il Bisso di Mare. Queste conoscenze ancestrali Chiara Vigo le mantiene in vita senza scopo di lucro e da anni raccoglie via via i suoi preziosi manufatti nel Museo di Montegranatico in un edificio messo a disposizione dal comune di Sant'Antioco: per volere del Maestro è aperto a tutti a ingresso gratuito»

«Nel 2005 il comune di Sant'Antioco - si continua nella nota che accompagna la petizione e ne spiega le ragioni - aveva concesso a Chiara Vigo il comodato d'uso gratuito dell'immobile comunale di Montegranatico da lei trasformato nel Museo del Bisso. Incredibilmente il 23 dicembre 2015 il comune ha emesso una ordinanza di sfratto esecutivo ed immediato, invocando presunti motivi di sicurezza dell'impianto elettrico e dell'impianto strutturale», denuncia Maria Grazia Cucinotta, che chiede al presidente della Repubblica Sergio Mattarella di intervenire per non far chiudere il museo e permettere a Chiara Vigo di continuare a esercitare «la sua arte millenaria». Chiara Vigo è commendatore della Repubblica ed è candidata all’Unesco per diventare Patrimonio Immateriale dell’Umanità. È menzionata in una dozzina di tesi di laurea e protagonista di articoli, documentari, interviste. Nata nel 1955, residente a Sant’Antioco, Chiara Vigo è la sola persona al mondo che lavora il bisso marino (la cosiddetta “seta del mare“) in modo rituale. Il bisso è il filo che nasce dalla lavorazione della barba della Pinna Nobilis, incrocio tra una cozza e un’ostrica, protetta dall’Ue perchè in via di estinzione.

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