La Nuova Sardegna

Escalaplano dà l’ultimo saluto a Linda

di Gian Carlo Bulla
Escalaplano dà l’ultimo saluto a Linda

Folla ai funerali della 13enne uccisa da una scarica elettrica mentre faceva la doccia. Sequestrato il locale della tragedia

20 gennaio 2016
2 MINUTI DI LETTURA





ESCALAPLANO. Una grandissima folla commossa ha accompagnato Linda Marrocu nel suo ultimo viaggio. La ragazza, appena 13 anni, è stata uccisa da una scarica elettrica mentre faceva la doccia. A originare la scarica è stata una stufa elettrica che la ragazza aveva acceso per riscaldare l’ambiente. La tragedia che ha sconvolto il paese del Sarcidano è avvenuta al piano terra della casa della famiglia della vittima, che si trova in via Speranza, in pieno centro storico.

Ieri pomeriggio la chiesa parrocchiale di San Sebastiano non è stata in grado di contenere tutti. Era gremita all’inverosimile molto prima che iniziasse il rito funebre celebrato dal parroco don Luigi Murgia, così come lo erano il sagrato e la piazza. Oltre a tutto il paese che ha espresso la propria vicinanza ai genitori della giovanissima, il padre Emilio e la madre Luisa, distrutti dal dolore, e ai familiari, c’erano tantissime persone che sono arrivate dai paesi vicini. La partecipazione al lutto cittadino proclamato dal sindaco Marco Lampis è stata generale. Scuole chiuse, serrande abbassate, attività economiche sospese. Incredulità e sgomento erano i sentimenti prevalenti, il dolore era palpabile. La piccola Linda ha avuto il potere di unire una comunità. Il lutto della famiglia Marrocu è stato infatti condiviso da tutti. La bara bianca è stata portata a spalle dai familiari. Grandissima commozione durante l’omelia. Anche il parroco, don Luigi per un attimo non è riuscito a trattenere le lacrime. È stato lui a battezzare Linda 13 anni fa. All’uscita del feretro dalla chiesa si è levato un lungo applauso e poi sono stati liberati nel cielo decine di palloncini bianchi. Si è poi formato un lungo corteo preceduto dai bambini delle scuole di Escalaplano, dai compagni di scuola, gli studenti dell’istituto enogastronomico di Muravera e dagli amici. Tutti avevano in mano una rosa bianca.

Oggi Escalaplano avrebbe dovuto festeggiare il suo patrono, quel San Sebastiano a cui è intitolata la chiesa del paese, ma la tragedia della ragazza ha spinto la parrocchia e l’amministrazione ad annullare tutti i festeggiamenti. Sul fronte delle indagini non ci sono ulteriori novità. Si attendono le decisioni che prenderà il pubblico ministero Guido Pani, che coordina l’attività dei carabinieri della stazione e della compagnia di Jerzu. Il magistrato, anche se è stato appurato che l’incidente è stato fortuito, ha disposto il sequestro del locale dove è avvenuta la tragedia e ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo. Allo stato attuale non c’è nessun indagato. È stato appurato che a provocare la scossa elettrica che ha ucciso Linda è stata la stufetta che era stata accesa per riscaldare l’ambiente. La morte della studentessa che il 13 febbraio avrebbe compiuto 14 anni è stata quasi istantanea.

In Primo Piano
L’intervista in tv

Alessandra Todde: «L’Italia non è il paese della felicità che racconta la premier Giorgia Meloni»

Le nostre iniziative