Escalaplano dà l’ultimo saluto a Linda
Folla ai funerali della 13enne uccisa da una scarica elettrica mentre faceva la doccia. Sequestrato il locale della tragedia
ESCALAPLANO. Una grandissima folla commossa ha accompagnato Linda Marrocu nel suo ultimo viaggio. La ragazza, appena 13 anni, è stata uccisa da una scarica elettrica mentre faceva la doccia. A originare la scarica è stata una stufa elettrica che la ragazza aveva acceso per riscaldare l’ambiente. La tragedia che ha sconvolto il paese del Sarcidano è avvenuta al piano terra della casa della famiglia della vittima, che si trova in via Speranza, in pieno centro storico.
Ieri pomeriggio la chiesa parrocchiale di San Sebastiano non è stata in grado di contenere tutti. Era gremita all’inverosimile molto prima che iniziasse il rito funebre celebrato dal parroco don Luigi Murgia, così come lo erano il sagrato e la piazza. Oltre a tutto il paese che ha espresso la propria vicinanza ai genitori della giovanissima, il padre Emilio e la madre Luisa, distrutti dal dolore, e ai familiari, c’erano tantissime persone che sono arrivate dai paesi vicini. La partecipazione al lutto cittadino proclamato dal sindaco Marco Lampis è stata generale. Scuole chiuse, serrande abbassate, attività economiche sospese. Incredulità e sgomento erano i sentimenti prevalenti, il dolore era palpabile. La piccola Linda ha avuto il potere di unire una comunità. Il lutto della famiglia Marrocu è stato infatti condiviso da tutti. La bara bianca è stata portata a spalle dai familiari. Grandissima commozione durante l’omelia. Anche il parroco, don Luigi per un attimo non è riuscito a trattenere le lacrime. È stato lui a battezzare Linda 13 anni fa. All’uscita del feretro dalla chiesa si è levato un lungo applauso e poi sono stati liberati nel cielo decine di palloncini bianchi. Si è poi formato un lungo corteo preceduto dai bambini delle scuole di Escalaplano, dai compagni di scuola, gli studenti dell’istituto enogastronomico di Muravera e dagli amici. Tutti avevano in mano una rosa bianca.
Oggi Escalaplano avrebbe dovuto festeggiare il suo patrono, quel San Sebastiano a cui è intitolata la chiesa del paese, ma la tragedia della ragazza ha spinto la parrocchia e l’amministrazione ad annullare tutti i festeggiamenti. Sul fronte delle indagini non ci sono ulteriori novità. Si attendono le decisioni che prenderà il pubblico ministero Guido Pani, che coordina l’attività dei carabinieri della stazione e della compagnia di Jerzu. Il magistrato, anche se è stato appurato che l’incidente è stato fortuito, ha disposto il sequestro del locale dove è avvenuta la tragedia e ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo. Allo stato attuale non c’è nessun indagato. È stato appurato che a provocare la scossa elettrica che ha ucciso Linda è stata la stufetta che era stata accesa per riscaldare l’ambiente. La morte della studentessa che il 13 febbraio avrebbe compiuto 14 anni è stata quasi istantanea.