La Nuova Sardegna

Musica e diritti, Mogol in Sardegna: «La cultura pop è poesia della gente»

di Mario Frongia
Musica e diritti, Mogol in Sardegna: «La cultura pop è poesia della gente»

CAGLIARI. “Non spegnere la musica”, incipit di un percorso che allena e apre alla cultura, musicale e non solo. Gianni Rapetti Mogol, toccata e fuga in Sardegna. Da Isili, presidente della giuria del...

27 gennaio 2016
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. “Non spegnere la musica”, incipit di un percorso che allena e apre alla cultura, musicale e non solo. Gianni Rapetti Mogol, toccata e fuga in Sardegna. Da Isili, presidente della giuria del concorso “Punto in alto”, a Cagliari. Incontri riservati e riunioni con Maria Grazia Maxia, cagliaritana doc, avvocato e presidente della Federazione autori. Mogol taglia corto: «Per la rielaborazione musicale, va metabolizzato il pop internazionale, artisti e canzoni. Poi si fa qualcosa di nuovo in base al proprio dna». Il genio di buona parte della musica italiana degli ultimi 50 anni, ha una storia infinita di autori e successi internazionali: da “Pensieri e Parole”, “I giardini di marzo”, “Il mio canto libero” scritte per Battisti, “Perdono” per Caterina Caselli, “Sognando la California” e “Senza luce” per i Dik Dik, “Ho in mente te” e “29 Settembre” per Equipe 84, “A chi” da Fausto Leali, o “Una lacrima sul viso” per Bobby Solo, fino a tante hit interpretate da Little_Tony, Riccardo Cocciante, Mango, Gianni e Marcella Bella, Gigi D’Alessio e Adriano Celentano. Anche da qui, prende spunto il progetto che tutela le produzioni artistiche. “Non spegnere la musica” ha per sottotitolo “Rispetta il diritto d’autore - Educazione alla legalità”. Per l’avvocato Maxia, esperto di diritto d’autore, un “piccolo grande passo, nell’era del digitale, verso la tutela dell’ingegno”. Mogol, 79 anni, fondatore della scuola del Toscolano (Terni) guarda lontano: «La parola d’ordine? Studiare, guardarsi attorno e conoscere i dettagli del pop mondiale»: Il mantra dell’artista è indirizzato agli allievi (autori, musicisti e cantanti) della scuola.

Intanto, prende la strada per Toscolano Marco Piras, 47 anni, di Nurallao, vincitore del concorso curato dall’associazione “Punto in alto” diretta da Marco Mura. L’evento ospitato alla Music Academy di Isili, per Mogol è stata occasione per ribadire alcuni punti chiave: «Per andare avanti nel mondo della musica, si deve prima diventare artisti, capire quel che si possiede e come lo si può dare. Sanremo? Conta solo l’audience».

Per il maestro di emozioni e sogni «la cultura popolare espressa dalla musica, non è più l’ancella della musica “alta”, ma espressione e comunicazione che tocca le corde più profonde di sensibilità, immaginazione e valori della gente». Con al centro il mondo dell’istruzione. «Il nostro progetto – precisa Maria Grazia Maxia – si veicola con la scuola, dalle elementari all’università». La battaglia degli autori è tesa a frenare pirateria delle opere musicali in rete. Con un pensiero per Andrea Parodi («Un caro amico, è nel mio cuore»), Mogol rilancia: «Vogliamo educare alla legalità».

In Primo Piano
Verso il voto

Gianfranco Ganau: sosterrò la candidatura di Giuseppe Mascia a sindaco di Sassari

Le nostre iniziative