La Nuova Sardegna

Addio al sogno della Manzotin sarda: niente carne in scatola made in Olbia

di Serena Lullia
La fabbrica della As do Mar a Olbia
La fabbrica della As do Mar a Olbia

La Generale conserve di Vito Gulli cede il marchio alla Cremonini dopo soli tre anni dall’acquisto, sfuma il sogno di una seconda fabbrica accanto a quella della As do Mar

31 gennaio 2016
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OLBIA. Il gruppo Cremonini si mangia la Manzotin. Dopo meno di tre anni la Generale Conserve vende il marchio della carne in scatola all'Inalca, già proprietaria della Montana e leader in Europa con un fatturato di 1,5 miliardi. L’imprenditore geneovese Vito Gulli cede un pezzo del suo impero a Cremonini, già suo fornitore, ma resta il re del tonno in scatola As do mar. Le due società hanno siglato un accordo la cui esecuzione finale è prevista per marzo. L’Antitrust non ha richiesto ulteriori approfondimenti. Una operazione finanziaria che fa tramontare il sogno olbiese di diventare sede della seconda fabbrica per la produzione di carne in scatola. Un progetto su cui anche il Comune aveva scommesso, sperando di legare la riapertura del mattatoio a una espansione della fabbrica di Gulli.

Marchio italiano. La Generale Conserve aveva rilevato la Manzotin nel 2013 dal gruppo Bolton, che a sua volta aveva acquisito Simmenthal da Kraft foods. Nel 2015 il marchio Manzotin, azienda con oltre 50 anni di storia, ha fatturato circa dieci milioni di euro. «Grazie a questa decisione – si legge in una nota – l’acquisizione garantisce che il marchio Manzotin continui a essere un brand made In Italy a tutti gli effetti. Da un punto di vista produttivo le due aziende confermano che il passaggio rappresenta la valorizzazione e l’ottimizzazione della concentrazione delle rispettive filiere verticali». La Nielsen, società che si occupa di indagini di mercato stima in 200 milioni il valore delle vendite di carne in scatola nel 2015 ma con quote di mercato diverse: Simmenthal circa il 70%, Montana il 10%, Manzotin il 5,9% e le private label il 14,5%.

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Addio seconda fabbrica. In tanti a Olbia avevano sperato che l'acquisizione della Manzotin potesse portare a una espansione della produzione delle carni in gelatina in città. Una seconda fabbrica tutta gallurese, in aggiunta a quella di Rieti. Una ipotesi su cui aveva incrociato le dita anche il Comune. L'amministrazione non aveva mai negato la speranza che la società di Gulli potesse entrare a far parte del progetto legato alla ricostruzione del mattatoio. Un piano di espansione che, se decollato, avrebbe portato in città nuovi posti di lavoro.

Re del tonno. La Generale Conserve, seconda azienda del mercato del tonno in olio con quasi il 17% di quota in valore, ha chiuso il 2015 con un fatturato netto di 187 milioni di euro, registrando un incremento rispetto agli anni precedenti. Nel dicembre 2013 anche il marchio agro-alimentare italiano De Rica, è entrato a far parte del portafoglio dell’azienda che Gulli dallo scorso anno controlla al 55%; nel 2015 in Generale Conserve è entrato socio al 45% Adolfo Valsecchi.

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