La Nuova Sardegna

la mobilitazione nel sulcis

La battaglia per il lavoro, occupati altri quattro municipi

La battaglia per il lavoro, occupati altri quattro municipi

IGLESIAS. Continua la mobilitazione per la difesa del lavoro nel Sulcis. Ieri pomeriggio, altri quattro municipi dei Comuni del territorio sono stati occupati da una delegazione di sindacalisti della...

05 febbraio 2016
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IGLESIAS. Continua la mobilitazione per la difesa del lavoro nel Sulcis. Ieri pomeriggio, altri quattro municipi dei Comuni del territorio sono stati occupati da una delegazione di sindacalisti della Cisl e dei movimenti delle Partite Iva, Zona franca, studenti, artigiani e commercianti. Si tratta dei municipi Portoscuso, Santadi, Villaperuccio e Perdaxius. In tutti i casi la delegazione, prima di sciogliere il presidio, è riuscita a ottenere la firma di un documento in cui gli amministratori locali sottoscrivono «la necessità di dare pieno supporto alle iniziative» a supporto della ripresa economica del territorio. Sempre ieri, durante la mattinata, la delegazione aveva occupato il Comune di Gonnesa. Prosegue, dunque, la mobilitazione popolare del Sulcis, la provincia più povera d’Italia secondo i dati più recenti: la protesta era scattata il primo febbraio con i blocchi stradali nelle arterie più importanti della provincia che avevano un certo disagio al traffico. La conclusione della mobilitazione è prevista per martedì 16 febbraio quando è programmata una grande marcia su Cagliari. Intanto le prime iniziative assunte per difendere il diritto al lavoro hanno suscitato una vivace polemica, con il sindacato Cgil che ha contestato l’organizzazione della manifestazione e per questo ha deciso di non partecipare. «Chi non comprende le ragioni della mobilitazione è un irresponsabile che deve essere rimosso dalla qualsiasi posizione o ruolo di rappresentanza». Lo affermano a gran voce gli attivisti dei movimenti disoccupati del Sulcis, Ornella Melis, Davide Musu, Simone Siotto e Stefano Sotgia, che rispondono alla posizione di critica assunta dal segretario territoriale della Cgil, Roberto Puddu che ha parlato di organizzazione illogica della marcia. «Grazie al cielo siamo stati ascoltati dalle organizzazioni sindacali, dai movimenti e comitati – continuano i rappresentanti dei disoccupati –. Apprezziamo il contributo da parte di chi sta offrendo sostegno alla nostra battaglia. Ma allo stesso tempo – aggiungono – troviamo vergognosa la presa di posizione di Roberto Puddu. Disprezziamo chiunque con arroganza tenta di nascondersi dietro a formalismi e non affronta la realtà, così come doverosamente dovrebbe fare una organizzazione di rappresentanza sociale. Personaggi del genere andrebbero rimossi da una posizione che non sono capaci di ricoprire». La speranza dei lavoratori in difficoltà è naturalmente che le polemiche finiscano in fretta e il territorio recuperi la compattezza indispensabile per affrontare un momento così difficile che richiede grande unità. (s. s.)

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